I BONACOSSA
Dal 1760 al 1780, grazie alla dominazione Sabauda favorevole all’ampia diffusione sul territorio di nuove attività produttive in particolare per il comparto serico, si ebbe a Vigevano la prima comparsa delle fabbriche pre-industriali. Luoghi d’aggregazione dove lavorare staccati dalle abitazioni, volute da commercianti e maestri di seta. Iniziò una fase di concorrenza fra piccoli laboratori tradizionali e le prime fabbriche che stavano emergendo e dei loro emissari che scandagliavano le campagne circostanti in cerca di bozzoli freschi da lavorare. Ma comunque rimasero per parecchio tempo operosi diversi torcitoi ambulanti. I primi i industriali della Trattura furono: Agnetti Giovanni-Biffignandi Filippo-Busca Giuseppe- Fassina Maria- Previde Cacavello Andrea-Previde Prato Pietro- Persano Domenico- Sassi Giuseppe- Silva Bernardino- Taglietta Giovanni Battista. Nel 1780 i torcitoi erano saliti a 40 di cui 7 semplici e 33 doppi, di cui uno in affitto, mentre gli altri 39 erano gestiti da 37 proprietari, perché due tra essi godevano di duplice possesso. Le lavoranti salirono a 2400 addette all’incannatura e 144 addetti alla torcitura più “Maestre di seta”, per la torcitura a domicilio. Agevolati dall’impulso dato dal Governo Sabaudo iniziarono ad apparire le prime “fabbriche” concepite come luogo separato dall’abitazione, dove lavorare la seta, in un ambito territoriale predominato dalle manifatture decentrate dei mercanti. Qualche “Maestro di seta” seguito da alcuni commercianti intraprendenti, costituirono i primi luoghi per la lavorazione. Erano nate le prime fabbriche. L’allevamento del Baco da seta E’ doveroso dare un cenno riguardo l’allevamento del baco da seta che fornisce la materia prima (Bozzoli) e le operazioni per la lavorazione della seta. L’allevamento del baco da seta comprende 5 vite con 4 mute. Dai tempi passati l’allevamento avveniva nel periodo più caldo dell’anno, dalla Primavera all’inizio autunno. Questo per facilitare la schiusa delle uova e soprattutto per l’alimentazione dei bachi fornita dalle foglie freschissime di gelso, che non dovevano mai mancare. Il baco da seta nasce da un seme lenticolare (uova) della dimensione di poco inferiore di una capocchia di spillo. Ha 4 mute. Vengono per questo allestiti dei tralicci con diversi piani sui quali vengono posti i bachi con le foglie di gelso. Le uova depositate
Arrivato alla 5 muta è ormai adulto ed ha aumentato la sua dimensione e il suo peso di 8.000 volte rispetto al
seme da cui è nato. La sua struttura diventa quasi trasparente e inizia il suo
tipico movimento della testa oscillatorio per trovare una collocazione adatta per chiudersi con la bava che secerne e costruire l’armatura intorno detta bozzolo. Alla 5 muta
Il bosco dei bachi
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