I BONACOSSA
Giuseppe e Primo Bonacossa: La nascita del Cascami seta.
I
l 25 Gennaio 1872 a Milano nasce “La Società Filatura Cascami Seta”, presidente il Conte e Deputato Giuseppe Bonacossa con il nipote Primo, figlio del fratello Luigi. Tutti i bozzoli, per qualche motivo imperfetti, sforati, macchiati, che rappresentavano uno scarto di lavorazione della seta tratta (ovvero a filo continuo), che rappresentavano solo un costo che andava fortemente ad incidere sul prezzo della seta considerata più pregiata, venivano ora utilizzati, usando un simile metodo di lavorazione, per ottenere
Certificato azionario Società Cascami Seta
seta comunque purissima anche se costituita da fili uniti con impercettibili imperfezioni e per questo considerate di seconda scelta. Venivano denominati CASCAMI ovvero scarti di lavorazione, di cui avevo accennato prima. La seta ottenuta dai cascami veniva impiegata nella tessitura delle confezioni, rendendo i prezzi più competitivi ed accessibili ai più. Nella tessitura costituivano il “ripieno” che veniva intessuto con “l’ordito” che fungeva da armatura, ed era di seta a filo tratto, quindi di prima scelta.
Una curiosità Nel confezionamento delle cravatte di seta, il ripieno (ottenuto dai cascami della seta) intessuto con a seta di prima scelta, permetteva con le sue impercettibili imperfezioni di fare da frizione per il nodo alla cravatta, che altrimenti si sarebbe sciolto facilmente.
La lavorazione dei cascami di seta era identica alla precedente con i bozzoli integri, l’unica differenza consisteva nell’abilità della maestra di seta adibita alla trattura (“Cavar la seta dai bozzoli”) di
congiungere velocemente il filo interrotto (nei cascami è discontinuo) a quello sull’aspo che lo avvolge, grazie alla sericina, sostanza collosa che lo riveste, sciolta nell’acqua della bacinella di trattura, ma sempre presente. Giuseppe Bonacossa insignito del titolo di Conte per i suoi meriti imprenditoriali, come il fratello Cesare Bonacossa, fu deputato al Parlamento dal 1897 al 1903. I Bonacossa in Vigevano avevano dei terreni di loro proprietà e due cascine: “Cascina Aguzzafame e Cascina Nuova”) l’ultima ancora esistente come era in origine, nella periferia di Vigevano. Nell’ immagine vediamo ciò che rimane della vecchia cascina Aguzzame dopo la vendita e la ristrutturazione in seguito all’esproprio del terreno circostante per la realizzazione della circonvallazione esterna di Vigevano, attuale Viale Industria. Nel particolare del vecchio
Cascina Aguzzafame: cabina di trasformazione
edificio si evidenzia la cabina di trasformazione nelle quale era posto il trasformatore, con i tre attacchi originali in ceramica da cui partivano i fili della energia elettrica che arrivava fino al Cascamificio per azionare le macchine per la lavorazione dei cascami di seta. Molti non sanno che questa piccola costruzione è carica di storia e l’attuale unica testimonianza di un incredibile lavoro di ingegneria e di intuito imprenditoriale di cui la Famiglia dei Conti Bonacossa è stata l’artefice e la
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