I BONACOSSA
Senza dubbio la nuova linea ferroviaria e il ponte sul Ticino portarono benefici anche per la lavorazione e il commercio della seta.
Nella ricostruzione giornalistica degli eventi, si riporta che:
Nelle due pubblicazioni sul “Gazzettino Padano” l’ultima datata 31 marzo 1852, nel dare l’annuncio dei prossimi lavori per l’ampliamento della stazione ferroviaria di Vigevano, assicurava il termine dei lavori nel 1870. Tale errata comunicazione viene a sua volta smentita dai verbali delle sedute del Consiglio Comunale di Vigevano, dove in quella del 25 agosto 1852, si legge: ”Ritenuto che con la sua deliberazione di ieri l’altro avrebbe provvisto mediante la contrazione di un mutuo di L.400 mila col modo onde da dar passo all’impegno assuntosi coll’ascrizione del Comune nella fondata società ferroviaria da Mortara a Vigevano per mille cento azioni senza aver raccorso al mezzo da alcuno suggerito da alienare fin d’ora le azioni stesse. Considerando che l’impresa della ferrovia da zelanti cittadini promossa e dal Governo del Re con particolare pressura favoreggiata è di tale vitalità del paese che il Consiglio debba cercare ogni onde facilitare anziché tardare esecuzione” Nella seduta del 16 settembre 1852 il Consiglio Comunale discute” Onde provvedere al modo con che dar passo all’impegno assuntosi coll’ascrizione della città per mille cento azioni nella spesa della ferrovia Mortara-Vigevano” Due anni dopo, 16 ottobre 1854, il Consiglio discute sulla possibilità di accordarsi con le autorità austriache per il prolungamento della ferrovia fino a Milano. “Il Sindaco soggiunse costare in fatti che varie società abbiano avanzata domanda al governo Austriaco per avere la concessione di una ferrovia da Milano al confine Ticino per congiungersi a quello di questo Stato.” Da ciò si ricava che nel 1852, “mercè da zelanti cittadini promossa”, l’erezione della ferrovia era già in attuazione, così anche alla stazione e che sin dal 1854 si facevano approcci per il suo prolungamento a Milano. A Vigevano, essendo capolinea, le locomotive venivano nella tettoia officina, tutt’ora esistente vicino alla via Maccherona, dove, per mezzo di una apposita piattaforma, venivano giurate per far ritorno a Mortara. Fu nel 1870 che mediante l’erezione dell’attuale ponte sul Ticino fu possibile completare il tronco ferroviario Alessandria-Milano. Per tale occasione il Comune di Vigevano fece coniare alcune medaglie augurali, sulle quali, oltre lo stemma civico, si legge la seguente dedica alla consorella Milano:
Alma Milano
per antico affetto sorella - distrutta la barriera politica- eretto il ponte sul Ticino - colla ferrovia vinta la distanza-vigevano esultante-oggi te saluta.
16 gennaio 1870.
L’informatore Vigevanese dell’Aprile 1952
Il "rendering" del nuovo ponte stradale in costruzione, parallelo al vecchio ponte che rimarrà solo ferroviario
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