G.B. GARBERINI - Pittore

ANNEX 2 (Nota n° 38)

DIALOGO SEGUITO IN UN CAFFÈ DI N OVARA TRA UN NOVARESE ED UN VIGEVANESE

Vig. Parlate dell'articolo de1 signor Ferrero eh? Se sapeste quante se ne dicevano ieri a Vigevano sul conto suo, forse si troverebbe pentito di averlo scritto.

Vig. Lo scambio di Novara con Vigevano può essere forse uno scorso di penna.

Vig. Avete ragione, ma quello che non è punto perdonabile si è di spacciare così francamente che il Garberini sia stato ospiziato dal sig. avv. Se1- letti, e che per soccorrerlo gli abbia questi allogato due affreschi nella sua nuova abitazione, quasi che il Garberini andasse ramingo di città in città senza sapere nemmeno dove ricoverarsi, e mendicando lavoro per campare la vita.

Vig. Il signor Ferrero, che si mostra così bramoso di scoprire la verità, se si fosse informato prima di scrivere, non avrebbe avuto bisogno di fare molte indagini per sapere, com'è noto qui a molti, che il sig. avv. Selletti non ha mai inteso di fare un atto caritatevole verso il giovane Garberini, di ospiziarlo e soccorrerlo, ma di fare un contratto con lui, come l'avrebbe fatto con qualunque altro artista distinto, allogandogli i due affreschi, onde volle decorare le sue stanze; che non il supposto bisogno del Garberini, ma il suo merito lo indusse ad affidargli una tale commissione.

Vig. Colla stessa maniera di esprimersi, diremo che Michelangelo, Raffaello, Brunelleschi, e tanti altri sommi artisti, le opere dei quali formano la nostra ammirazione, erano caritatevolmente ospiziati e soccorsi dai pontefici e dai principi che andavano a gara per averli. Bravo il sig. Ferrero! Ha mossa innanzi una fraseologia, la quale non se ne verrebbe tollerata in pace, non dirò già dai sommi, ma dal pur modesto ed umile artista, che forse non si terrebbe dal gettare la tavolozza e i pennelli sul viso di chi gli facesse un simile complimento.

Vig. Ciarle! Quest'è una immaginazione od un sogno del signor Ferrero come quello di credere a Roma già da parecchi mesi il Garberini, il quale ora si trova a Milano, e notate, vi si trovava già da parecchi giorni quando il sig. Ferrero lo dava ospiziato e soccorso in Novara! … Questo sia detto per incidenza. Del resto vorrei un po' vedere che il signor Ferrero pretendesse di fare i conti addosso ai protettori del Garberini, di prescriver loro il modo e le condizioni della loro beneficienza, e fino a quando debba durare, e di farsene render ragione. Ma sapete che questa è curiosa, che ora non si possa ormai più fare nemmeno privatamente un beneficio a qualche persona senza che, non dico gli oziosi o gli attaccabrighe (che già a questi come si fa a turar la bocca),

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