G.B. GARBERINI - Pittore
di Santa Maria del Popolo 77 . L'anno dopo realizzava la Deposizione ad affresco, nella Chiesetta cimiteriale dei Santi Sebastiano e Rocco, opera che denota una certa stanchezza tanto nell’ideazione che nella realizzazione pittorica 78 . Nel 1878 alcune lettere di Carlo Negroni documentano le commissioni di due ritratti non meglio individuati, da parte della provincia di Novara 79 . Dello stesso anno è la bella effigie di Mario Scarfiotti bambino , unico esempio della ritrattistica del Garberini databile a questi anni. Nell’insieme di questa attività intensa quanto ineguale nei risultati, I due velari del teatro Cagnoni emergono sia per importanza storica che per pregio artistico. Eseguiti tra il luglio del 1871 e il settembre del 1873, per commissione dell'amministrazione municipale 80 , raffigurano due avvenimenti di vita e storia vigevanese, La festa sul Ticino e L'assedio di Vigevano. Del primo, affascina il sentimento di gioiosa intimità paesana che il pittore riesce a esprimere e a conservare integro su una superficie pittorica molto estesa: entro il familiare scenario delle sponde ticinesi, reso con la freschezza di colori e di osservazione propri di un abituale acuto frequentatore dei luoghi, si svolge l'allegra merenda che riunisce i vigevanesi in festa, abbigliati con i loro abiti più belli e sgargianti (le donne in particolare vi figurano con l'acconciatura raccolta tipicamente lombarda). I canti e le risa risuonano nell'aria e il Garberini sa coglierle ed esprimerle nei moti graziosi e nelle allegre espressioni delle sue figure che invitano al riposo e alle gioie dello spirito, attraverso la riscoperta di un idillico rapporto cori la natura circostante. 77 La lettera di ringraziamento della Confraternita è dell’11 dicembre (Vigevano, Archivio Storico dell’Ospedale) 78 Lettera del Consiglio Superiore della Chiesa datata 26 luglio 1877 (Vigevano, Archivio Storico dell’Ospedale Civile) 79 Le lettere di Carlo Negroni fanno parte delle Carte Garberini (Vivevano, Archivio storico dell’Ospedale Civile) vedasi ANNEX 4 80 Dal Deconto delle opere da eseguirsi o eseguite in base ai contratti già stipulati fino al 20 luglio 1872 , per il riparto del Garberini si calcolano 1500 lire di spese 81 Vincenzo Roncalli, figlio di Giuseppe e di Maria Anna Longhi, era nato a Vigevano il 5 novembre 1792. Sposato a Sofia Grassi, aveva avuto sei figli, tutti defunti in giovane età. Senatore del Regno, alla sua morte (17 dic. 1872) lasciò le sue sostanze al Comune di Vigevano affinchè erigesse un Istituto di Arti e Mestieri nella sua settecentesca abitazione di via del Popolo. Esecutore testamentario fu Apollinare Rocca Saporiti. L’istituto Roncalli fu inaugurato ufficialmente il 12 aprile 1875. (Cfr. GIANNI Zaffignani, Istituto Roncalli , in “Vigevano mese” anno I, n° 6, novembre 1987, pp. 42-44). 82 Relativamente al dipinto, esiste una lettera di ringraziamento datata 19 gennaio 1891 e indirizzata dal presidente dell’Istituto al
Ancora una volta non un contenuto artistico storicamente nuovo, ma la poesia che nasce dall’amore per le proprie tradizioni, per i luoghi natii, per la propria civiltà. L’assedio di Vigevano , ispirato al celebre episodio accaduto nel 1448 e alla figura eroica della vigevanese Camilla Rodolfi, è un’autentica pagina di storia. Rispetto alla intonazione idilliaca del primo, questo secondo velario affida ai grigi argentati delle armature quattrocentesche e al giallo stridente del cielo infuocato, una intonazione decisamente epica, degna dell'avvenimento, che per quanto cruento apriva l'età aurea di Vigevano sotto gli Sforza. Nel 1875 veniva inaugurato l'Istituto Arti e Mestieri Fondazione Roncalli 81 , destinato a divenire ben presto istituzione pubblica delle più importanti di Vigevano e ad accogliere nel corpo degli insegnanti lo stesso Garberini in qualità di maestro di disegno. Il pittore avrebbe donato nel 1891 il grande ritratto tutt'ora all'Istituto Roncalli, in perenne ricordo della generosità del senatore Vincenzo 82 . In quello stesso 1875 il vigevanese Luigi Costa legava alla città i fondi per la creazione dell'omonimo Istituto Musicale ancora esistente. Nove anni più tardi il Garberini eseguiva su commissione il bel ritratto post-mortem del cavalier Costa, raffigurandolo in piedi, in abito scuro, distrattamente appoggiato alla poltrona del suo studio 83 . Esempio tipico della ritrattistica garberiniana, è caratterizzato da un vigore compositivo e disegnativo notevole per la tarda età del vigevanese, qualità queste difficilmente ravvisabili in opere successive come ii Ritratto di Garberini: “Il Consiglio di Amministrazione di questo Istituto in sua Seduta di ieri aggradiva con sommo piacere il cospicuo dono, da V.S. Ill.mo presentato dell’effigie del benemerito nostro fondatore dell’Istituto, comm., Sen.re Vincenzo Roncalli, collocato in bella cornice nonché l’altro della Sfera Celeste, e ne esprimeva massime i più sentiti e vivi ringraziamenti a V.S. Esimia, facendo sinceri elogi al nobilissimo e delicato pensiero manifestatosi con tale atto che onora sempre più il cuore e la fama di V.S. Tale ritratto del benemerito fondatore verrà esposto nella Sala del Consiglio d’Amministrazione. Tanto mi pregio comunicarLe, rallegrandomi e ringraziandola pure a mia volta. Colla miglior stima e rispetto. Il Presidente Ambrosini Dal Contenuto di questa missiva si dedurrebbe una esecuzione del ritratto prossima al 1891.
83 La lettera di ringraziamento da parte della Commissione dell’Istituto Costa è del 16 giugno 1884. (Vigevano, Archivio Storico dell’Ospedale Civile)
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