G.B. GARBERINI - Pittore

Figura 6 G.B. Garberini Paesaggio Ticinese , disegno su carta (Vievano, collezione privata)

L'esecutore testamentario Boldrini comunicava, in data 28 Giugno, la volontà dell'illustre personaggio, che tra i legati di affetto aveva disposto di lasciare al pittore ben quattromila lire 76 . Ma la disposizione testamentaria che imbarazzava di più il pittore era quella che lo esonerava a esigere dall'erede principale del patrimonio Pisani, ossia dall'Ospedale Civile, l'assolvimento dei debiti contratti nei suoi confronti dal cavaliere, per l'esecuzione di numerosi lavori artistici. La riluttanza del Garberini era dovuta essenzialmente al timore di attenuare, esigendo il proprio compenso, la beneficienza fatta dal Pisani nei confronti di una istituzione pubblica. Di qui le esortazioni dell'esecutore testamentario a rispettare le volontà del Pisani, la cui generosità non sarebbe stata attenuata per la

richiesta di “un moderato compenso” da parte dell’artista. Il consiglio di non apporre semmai alcun prezzo, ma di rimettersi alla generosità del principale beneficiato, vinse forse infine la riluttanza del generoso pittore. Episodi di simile modestia non furono rari nella vita del Garberini, che mai rivelò un particolare attaccamento ai denaro, ma più volte si mostrò tanto spirito generoso e caritatevole, quanto fiero della sua arte e del ruolo di artista che rivestiva nella società vigevanese. Gli anni settanta furono estremamente fecondi di commissioni, di opere e di riconoscimenti. Tra il 1871 e il 1873 Garberini ultimava i due velari del Teatro Cagnoni; nello stesso 1873 partecipava alla commissione di nomina del giovane artista meritevole di usufruire della borsa di studio Pisani, incarico rinnovatogli anche nel 1877; nel 1875 veniva nominato Ufficiale d'onore dell'"Accademia Pico della Mirandola”; nel 1876 ultimava il restauro della “ancona maggiore esistente in coro”, della Chiesa E inoltre: “Voglio che il mio Erede Universale saldi tutti i conti e nel più breve termine possibile dopo la mia morte, col Pittore e Scultore Giambattista Garberini che troverà registrati sul mio libro delle memorie”.

76 Tra le altre disposizioni del Pisani, si legge: "Lascio che tutti i miei abiti, tanto d'inverno, quanto d'estate, e quelli di livrea e di raso dei domestici siano divisi dal mio esecutore testamentario fra il pittore Garberini ed il pittore Bona, l'intagliatore in legno Bernardino Crosio e Pietro Cardani ed Alessandro Morlacchi e Angelo Leoni”.

Made with FlippingBook Ebook Creator