I BONACOSSA
Lasciti Famiglia Bonacossa.
Vincenzo Bonacossa alla sua morte lasciò ai figli Palazzo Bonacossa a Milano e una vera fortuna.
Alla sua morte il Conte Giuseppe Bonacossa lasciò £400.00 per famiglie dornesi meno abbienti e mantenne agli studi in agraria tre ragazzi dornesi, che poterono conseguire un diploma, £400.00 per i Comuni del suo Collegio Elettorale, £ 12.000 per borse di studio preferibilmente per materie agronomiche.
Primo Bonacossa nipote di Cesare e Giuseppe, fu il più munifico in assoluto. In vita donò al maggiore Paolo De Paoli medaglia d’argento nella prima guerra mondiale la somma di £5.000. Fece costruire e donò ai dornesi il nuovo attuale Asilo d’infanzia per fanciulli dai tre ai sei anni, per onorare la memoria del fratello Secondo (1913).
Fece costruire nel 1905 la Casa di riposo per anziani S.Giuseppe e l’annessa Cappellina del “Sacro Cuore” dedicandola agli amici dornesi e in memoria del fratello Secondo. La casa di riposo sembrava più una villa che un ospizio. Era dotata di termosifoni, docce, ampie e comodissime camerate, servizi sotterranei, frutteto, parco ed una Cappellina che era un piccolo gioiello di architettura gotica che Primo Bonacossa
richiamava in scala ridotta il Duomo di Milano in marmo bianco con una guglia che svettava alla sommità, opera come tutta la struttura della Casa di riposo, dell’Architetto di fiducia Diego Brioschi della Fabbrica
Figura 34 - Vecchia Casa di Riposo di Dorno
del Duomo di Milano. La direzione era affidata al parroco e la gestione alle Suore Benedettine. Circa venti dornesi avevano trascorso tranquilli gli ultimi anni della loro vita fino al 1929 anno in cui per sopraggiunti dissensi fra il munifico benefattore e alcune autorità locali, si venne ad una drastica
Casa di Riposo S. Giuseppe
Cappella del Sacro Cuore
soluzione. La casa di riposo fu chiusa e gli anziani trasferiti presso l’Ospizio di S.Anna di Garlasco. Fu allora che il parroco Mons. Maroi sollecitò Padre Giovanni Balduzzi degli Oblati di Vigevano, famoso nella zona per le sue doti assistenziali e oratorie, affinché acquistasse la Casa di riposo dornese per conto dell’Ospizio di S. Anna di Garlasco per trasferirvi i “suoi ragazzi bisognosi” che si trovavano in difficoltà a convivere con gli anziani trasferiti in Garlasco. Interno Casa di Riposo
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