I BONACOSSA
L’Orfanatrofio Merula
Prende il nome dal Sacerdote Vigevanese Giovanni Merula che nel 1809 lascia tutti i suoi beni all’orfanatrofio che prenderà il suo nome. In quei tempi vi erano molti bambini abbandonati e raccolti in questo istituto. In seguito si aggiunsero anche vecchi inabili al lavoro. In origine l’edificio che risale al 1600 era un convento di monache domenicane di clausura dedicato alla Madonna dell’Assunta. La struttura comprendeva due chiostri, una chiesa dedicata al culto e aperta anche all’esterno, un giardino e un orto e le abitazioni dei lavoranti e degli amministratori. Negli anni 1950 iniziò un lento declino. Nel 1996 fu ceduto al Comune di Vigevano. Attualmente è sede dell’archivio Storico Comunale del Museo dell’Imprenditoria di Vigevano e del Fondo Mastronardi e di eventi culturali. Il cortile è impreziosito da tre cedri del Libano secolari. All’interno del cortile, precisamente
entrando sulla parete destra, è posta una lapide a ricordo di un grande benefattore Andrea Mercalli. Andrea Mercalli con testamento olografo lasciò ogni suo avere per la fondazione di un pio istituto per agevolare le madri povere, per l’allattamento dei propri bambini appena svezzati fino al tempo in cui potevano essere accolti negli asili d’infanzia, nel tempo in cui loro erano occupate nel proprio lavoro. Molte di esse lavoravano nelle filande e molte di loro erano ragazze madri. Era sede nel vicolo omonimo ed era noto con il nome di “Baliatico”. La lapide murata nel cortile di Palazzo Merula riporta scritto: “Andrea Mercalli fu Antonio fondatore del Pio Istituto Mercalli (asilo per figli di povere famiglie di età inferiore ai quattro
anni) la cui costituzione fu approvata con decreto reale in data 27 Marzo 1870.
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