I BONACOSSA

Cenni sulla storia che precede il primo Ospedale vigevanese del S.S. Sacramento.

Camillo Aliprandi, facoltoso mercante e benefattore vigevanese, deceduto probabilmente nel 1575, con un lascito testamentario (testamento Aliprandi rogato dal Notaio Camillo Toscani 13 Ottobre 1575), volle la costruzione di una struttura moderna per i tempi che unificasse tutti quei piccoli ricoveri per ammalati sorti nel tempo nella città di Vigevano. La donazione venne effettuata anche per merito della moglie Caterina De Bastici con testamento del 18 Dicembre 1583, nel quale lasciava erede la Società del Santissimo Corpo di Gesù Cristo, affinché utilizzasse tutti i beni per la realizzazione dei desideri del marito. Il 23 Agosto 1599 il canonico della Cattedrale, Vincenzo Podessio, donava agli agenti della stessa Compagnia, denominata “Pridellata” nella parrocchia di San Ambrogio, allo scopo di realizzare l’Ospedale, secondo il desiderio di Camillo Aliprandi. L’opera venne

ultimata nel 1771.

Per definizione San Antonio Abate è considerato il protettore degli Ospedali ed ammalati. Nella seconda metà del XV secolo, grazie alle famiglie di benefattori Cairoli e Visconti, venne fondata a Vigevano la prima istituzione assistenziale ovvero un ospizio (ricovero) annesso alla chiesa di S.Antonio Abate destinato ad ospitare pellegrini e viandanti. Era ubicato dietro la chiesa di S.Dionigi, nell’attuale Via Merula dirimpetto alla chiesa dell’Assunta, poi trasformata in sala cinematografica (Cinema Colli Tibaldi), attualmente sede di un Istituto Bancario. Importante testimonianza viene confermata dalla lettera di un illustre Cardinale poi dichiarato Santo, San Carlo Borromeo, allora Cardinale, mandò un memoriale all’allora Vescovo di Vigevano con lettera del 5 Dicembre 1566.

“Mando anchora qui incluso un memoriale per conto dell’Hospitale di S.Antonio. V.S. sarà contenta di vederlo, et poiché i bisogni di quel luogo et i carichi le devono esser noti et chiari, la vi farà quel rimedio, che conforme alla sua pietà et prudenza, giudicherà essere espediente, che è quanto mi occorre con la presente, et Nostro Signore Dio la conservi sempre in sua gratia.”

Dì Milano a 5 Dicembre 1566.

Card. Borromeo

Più tardi altri lasciti di benefattori consentirono l’istituzione di altri piccoli ricoveri ospedalieri che vennero riuniti, in seguito, nell’Ospedale del S.S. Sacramento nel 1771, lascito Camillo Aliprandi:

 Ospedale S.S. Marta e Maria, il primo vero Ospedale di Vigevano, sorto alla fine del 1400 sul luogo occupato ora dal Seminario, nell’ex stretta di S. Andrea, grazie alle elargizioni testamentarie del Reverendo Pasino De Ferrari.  Ospedale dell’Immacolata Concezione, sorto nel 1574 in zona denominata “Costiera”, grazie ai benefattori Gerolamo Del Pozzo e di sua moglie Luchina Bosio. In Corso Novara all’odierno numero civico 23 è posta per ricordo una formella di ceramica riproducente l’Annunciazione della Vergine.  La “Spezieria della Concezione” (incorporata qualche anno dopo nel 1783) che dal 1627 forniva medicamenti ai poveri. E’ posta difronte alla chiesa di S.Francesco. La lapide dell’Antica Spezieria è murata nell’atrio dell’attuale Ospedale di Vigevano in Corso Milano 19. Questa istituzione benefica fu possibile grazie alle disposizioni testamentarie di Gian Francesco Garone. Attuate queste aggregazioni l’Ospedale del S.S. Sacramento trova la sua sede nel complesso oggi occupato dal Municipio di Vigevano, nell’attuale Corso Vittorio Emanuele II. Il grandioso edificio iniziato nel 1771, per lascito Camillo Aliprandi, su progetto dell’Ing. Martinez, fu ultimato ed ampliato nel 1824 su nuovo progetto del Prof. Orelli.

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