Dal saper come fare al saper cosa fare
Capitolo terzo
zione– il sistema Ago si diffonde progressivamente nei principali paesi euro pei. In Italia la sua adozione è inizialmente più lenta, ma assume dimensioni consistenti negli anni ‘30; il censimento del 1937 rileva la presenza di macchi ne per la lavorazione saldata in oltre 200 calzaturifici industriali 15 .
Gli anni fra le due guerre
Nel 1900 il saldo del commercio estero di calzature per l’Italia è positivo ed è pari ad oltre 130mila paia di calzature; nel 1907 il saldo diviene negativo per circa 75mila paia; alla vigilia del primo conflitto mondiale il saldo negativo supera ampiamente il milione di paia, nel 1920 è ancora superiore al milione di paia e infine, nel 1925, anche se per sole 3.671 paia, torna a rendere l’Italia un esportatore netto di calzature. L’inseguimento all’efficienza mostrata dalle imprese manifatturiere degli altri Paesi nella produzione calzaturiera è per alcuni versi concluso. Il risultato è dovuto non tanto ad un aumento delle esportazioni, che rimango no quantitativamente assimilabili a quelle di inizio secolo, quanto all’enorme ridimensionamento delle importazioni. In altri termini, l’aumento dei consu mi interni viene assorbito dalla produzione interna che, pari a circa 16,5 milio ni di paia nel 1913, sale a circa 25 milioni nel 1925. Come in precedenza rileva to il contributo di Vigevano è preponderante, la produzione giornaliera delle sue imprese passa da circa 7mila paia di calzature nel 1914 a circa 17mila paia nel 1925. L’introduzione della meccanizzazione consente alle imprese italiane nuovi livelli di efficienza; la crescente competitività dei nuovi processi pro duttivi traina l’adozione e la diffusione delle macchine per calzature e, ad esse associati, lo sviluppo ed il consolidamento del comparto meccano-calzaturie ro nazionale. L’intersecarsi di vicende in cui, i protagonisti sono di volta in volta, meccanici con esperienze diverse, o meccanici e calzaturieri o, ancora, mecca nici e rivenditori, ha effetti enormi per lo sviluppo del comparto nazionale delle macchine per calzature, sia nell’orientare le “priorità”, sia nel localizzare le esperienze, sia nel dimensionare la crescita stessa dell’offerta nazionale. Le oltre 70 esperienze avviate in tutta Italia prima del secondo conflitto mondia le, offrono la miglior testimonianza del fervore imprenditoriale innescato dal-
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