Dal saper come fare al saper cosa fare
Capitolo terzo
ventore parte dal prodotto o, me glio, dalla sua concezione per in trodurre varianti che modificano o migliorano il prodotto stesso; le macchine altro non sono che gli strumenti per implementare tali migliorie. L’importanza della co noscenza del prodotto diviene al meno pari, quando non superiore, alla conoscenza del processo. La scarpa è composta da più componenti tenuti insieme per mezzo di cuciture o chiodi; l’idea di Rampichini è che sia possibile ricorrere a soluzioni alternative,
Lamontatrice prodotta dalla SecondoMona negli anni ‘20
cioè, in particolare, sia possibile pensare di “saldare” suola e tomaia per tra mite di un mastice speciale, evocativamente chiamato “Ago” dall’inventore stesso. Il sistema di fabbricazione delle scarpe Ago è organizzato in tre fasi distinte: sfibramento, spalmatura ed essiccazione, rammollimento e saldatu ra. (Sfibramento nelle fase iniziale) : “le due superfici del cuoio da congiungere insieme vengono sfibrate con ordigni o macchine munite di punte acuminate, in modo da aprire gli interstizi fra i fasci di fibre.” Spalmatura ed successivamente essiccazione: “dopo lo sfibramento, si spalmano entrambe le superfici sfibrate con uno strato di mastice, e le due superfici si lasciano seccare, separate l’una dall’altra [..] Durante l’essiccazione del mastice sul cuoio sfibrato, il solvente evapora rapidamente verso l’esterno, formando una pellicola gelatinosa, che impedisce agli strati interni di seccare rapidamente. Allora avviene che per attrazione capillare il mastice penetra per una certa profondità nel tessuto del cuoio, investe e circonda i fasci fibrosi, mentre a poco a poco il solvente evapora. Infine “si passa alla terza ed ultima fase dell’operazio ne che consiste nell’inumidire ambedue le superfici munite di mastice (già essiccato) con un energico solvente, mettendole subito dopo a contatto e mantenendovele con una leggera pressione per un tempo, che varia da pochi minuti a qualche quarto d’ora, secondo la grandezza della superficie e la porosità del cuoio ” 12 . E’ utile a questo punto sottolineare come le sperimentazioni iniziali, che Rampichini conduce prima a Torino e successivamente a Roma, si svolga
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