Dal saper come fare al saper cosa fare

INDUSTRIALIZZAZIONE E MECCANIZZAZIONE DELLAPRODUZIONE CALZATURIERA IN ITALIA

rienza imprenditoriale. L’assenza nei primi decenni di investimenti in mezzi di produzione e la ridotta dipendenza dall’esigenza di artigiani calzolai – si pensi all’introduzione del lavoro femminile – appaiono altrettanti incentivi significativi che rendono riproducibile l’esperienza dei Bocca. Al punto che la nascita delle nuove imprese seguirà una progressione quasi esponenziale e per gran parte di esse assumerà le forme di una vera e propria gemmazione (Tabella 5) .

Tabella 5 - Dimensioni e capacità produttiva dell’industria della calzatura a Vigevano, 1872 - 1953

Anno

Imprese

Addetti

Produzione giornaliera

Num.

Num.

.000 paia

1872

1

12

n.d.

1873

2

19

n.d.

1876

3

32

n.d.

1880

5

75

n.d.

1895 1906

16 26

320 650

0,6 1,1

1910

50

2.240

5

1914

51

3.725

7

1918

55

4.642

8,7

1920

91

8.642

15

1925 1930

118 143

11.500 15.630

17 31

1935

152

17.270

37

1940

162

19.460

45

1945

187

22.850

57

1950 1953

205 212

25.500 27.000

77 90

Fonte: “L’attrezzatura industriale calzaturiera di Vigevano”, La Calzatura Italiana a. II, n. 1, gennaio 1956, p. 17.

In assenza di altre spiegazioni diviene del tutto plausibile ipotizzare che i caratteri peculiari del vigevanese potessero stimolare non solo gli im prenditori locali, ma divenire stimolo per l’arrivo di personalità provenienti

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