Dal saper come fare al saper cosa fare
INDUSTRIALIZZAZIONE E MECCANIZZAZIONE DELLAPRODUZIONE CALZATURIERA IN ITALIA
zione del prodotto. Sebbene agli inizi del 1870 i tempi per la standardizzazio ne del processo produttivo e la sua meccanizzazione siano ancora prematuri, la pur semplice razionalizzazione consentita dall’idea di produrre a magazzi no ha conseguenze enormi per la nascita e lo sviluppo di un’industria calzaturiera a Vigevano, in primo luogo, e di quella nazionale in secondo. I Bocca adottano e sviluppano l’organizzazione del lavoro delle cosiddette “bat terie” . Le batterie, allora operanti nelle più progredite zone industriali lombarde e piemontesi, “erano costituite da piccole cooperative di non più di 12 intelligenti ed intraprendenti artigiani che lavoravano riuniti, sempre interamente a mano; ma at tuando una rudimentale divisione del lavoro per cui uno tagliava, un altro giuntava, un altro ancora montava e così via fino alla completa confezione della scarpa” 14 . Le implicazioni delle scelte organizzative dei Bocca sono rilevanti. Agli sviluppi organizzativi della lavorazione al banchetto viene associato un elevato incre mento della produttività, sino a quadruplicare, in ragione del ricorso al “siste ma a squadra” o al “sistema a giro”. Il sistema a giro consente una produttività maggiore e corrisponde di fatto all’integrazione in linea di operazioni diverse svolte da singoli addetti o gruppi di addetti; il sistema a squadra prevede una maggior formazione del personale, in compenso si “può fare anche nel laborato rio, ove si impiega una maestranza limitata. La squadra è fatta in generale di 3 operai, un uomo e due donne”. L’impiego delle donne, oltre a rappresentare un’innova zione radicale per la produzione calzaturiera, permette compensi differenzia ti sulla base dei compiti svolti –in tal senso nel 1907 i compensi medi “a dozzi na” a Vigevano prevedono: 1,25 lire per l’uomo, 0,75 lire per la donna “chiodatrice” e 0,50 lire per l’altra– 15 . Analogamente a quanto avvenuto qualche decennio prima a Lynn, in assenza di vincoli strutturali e di barriere tecnologiche, la divisione del lavoro e la specializzazione delle lavorazioni divengono un modello imprenditoriale riproducibile a bassi costi. La produzione è specializzata, limitandosi inizial mente alla confezione di pantofole e scarpe da bambini e, in seguito, anche a calzature da donna. Per collocare il proprio prodotto, venivano organizzati due o tre viaggi all’anno al fine di visitare le principali città commerciali d’Ita lia e raccogliere le ordinazioni necessarie a dare occupazione per l’intero anno alle proprie maestranze. L’avventura di Luigi Bocca prende avvio nel 1873. Dopo aver cumu lato le esperienze più diverse, quali lavorare da meccanico a Milano, parteci-
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