Dal saper come fare al saper cosa fare
Capitolo settimo
delle manifestazioni possa danneggiare l’attrattività e quindi la competitivi tà della singola esibizione. La soluzione ai vincoli imposti dalla coabitazione nel caso delle mac chine per calzature coinvolge un numero consistente di operatori. Come la ricostruzione del mondo fieristico ha evidenziato, tutte le fiere di maggior rilievo, il Micam, la Moda della Calzatura di Bologna e la Campionaria di Firenze, ospitano i settori a monte della calzatura, e qualsiasi iniziativa volta a concentrare l’offerta espositiva può avere ripercussioni negative per le altre manifestazioni. E’ in questo quadro che, almeno inizialmente, le Associazioni industriali possono svolgere un ruolo di governo nell’organizzare l’accesso ai mercati rappresentati dalle fiere. La condizione necessaria è che le Associazio ni rappresentino realmente un settore industriale, in altri termini che siano il portato dello sviluppo di uno spirito associativo cosciente e condiviso. L’esem pio di Anci in questa fase è emblematico. In attesa che il Micam passi sotto il proprio controllo, l’Associazione industriale dei calzaturieri si adopera per conciliare gli interessi della manifestazione con quelli della Campionaria di Firenze ed ottiene che si tengano due sole edizioni della Preselezione italiana della moda: una a Milano, quella primaverile, ed una a Montecatini, quella autunnale. 12 La nascita del Salone Internazionale delle Macchine degli Accessori e della Conceria –Simac–mostra un iter analogo. In questo caso le attese da co niugare sono quelle delle imprese meccano-calzaturiere, che scontano le di mensioni del proprio comparto e forse la presenza di associazioni di natura diversa, quelle delle fiere e, ovviamente, quelle degli altri settori. Le riunioni tenute dai soli produttori di macchine si esprimono per una mostra dedicata alle macchine e forniscono un’indicazione forte per il confronto con i vari Enti e le diverse rappresentanze. 13 Agli incontri, tenuti nell’estate del 1972, parte cipano in rappresentanza delle organizzazioni fieristiche Bossi e Liguori per il Micam, Volpini e Giannozzi per la Campionaria di Firenze eAlberghini e Cesari per la Fiera di Bologna, mentre le associazioni industriali sono rappresentate da Camagna per l’Anci, da Bellini per quella degli stilisti, da Pedretti per la componente meccanica inquadrata nell’Avi e da Bocca per l’Ucimac. 14 Il nuovo equilibrio raggiunto fra Enti ed Associazioni si concretizza nella nascita di Simac, destinata ad accogliere la produzione dei settori ri guardanti le Macchine per Calzaturifici e Concerie, per prodotti sintetici e per
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