Dal saper come fare al saper cosa fare

DALMARCHIO DI FABBRICAAL MADE IN ITALY

Anima, si trasforma in Associazione dei costruttori italiani di macchine per calzature e cuoio –Assomacc–. Alessandro Zorzolo, divenuto presidente del l’Unione nel 1976 7 , coglie l’occasione del Simac per presentare una monogra fia sulle macchine per calzature e per il cuoio realizzata da Assomacc, e riba dire che l’associazione, cui aderiscono 41 imprese, si pone l’obiettivo di costi tuire un’autentica guida per le 200 aziende del comparto. 8 Stante le aspirazioni dei due raggruppamenti ad assumere la leadership del comparto meccano-calzaturiero nazionale, Assomacc e Ucimac finiscono inevitabilmente per misurarsi con la capacità di supportare l’attività delle sin gole imprese. Fra gli aspetti che possono influenzare le performance dell’im presa un ruolo particolare è attribuito agli strumenti che favoriscono lo svi luppo delle conoscenze relative ai mercati ed al loro funzionamento. Da un lato, la capacità di accedere a finanziamenti per svolgere studi di mercato, partecipare a mostre internazionali o, ancora, promuovere missioni esplorati ve al fine di comprendere le potenzialità di nuove aree, e dall’altro, la possibi lità di governare le scadenze fieristiche più importanti, divengono il terreno su cui si sviluppa il confronto fra le due soluzioni associative. Con il crescere della competizione fra le iniziative diAssomacc edUcimac si sviluppa parallela mente, ed in forma ancor più consistente, anche la cultura dell’associazionismo, la cui maturazione ultima porterà alla fusione delle due associazioni nel 1983. E’ necessario rilevare come nel frattempo la componente delle imprese mec cano-conciarie si sia distaccata daAssomacc per dar vita all’Unione costruttori di macchine per concerie, Cimaco, che si configura come uno dei gruppi di specialità della meccanica inquadrati in Anima. 9 Prima di rappresentare l’ultima fase del percorso che ha portato il comparto ad identificarsi in un’unica associazione, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Italiani di Macchine ed Accessori per Calzature e Pelletteria, è utile richiamare, seppur brevemente, l’evoluzione di uno “strumento” che ha accompagnato e, per certi versi, sostenuto l’affermazione del tessuto mecca no-calzaturiero italiano: le fiere di settore, di cui il Simac costituisce l’espres sione più significativa.

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