Dal saper come fare al saper cosa fare

Capitolo settimo

ad una singola impresa e, conseguentemente, con la facoltà di esprimere un solo voto. Nella rubrica “vita dell’associazione” tornano a comparire informazio ni sull’attività dell’Unione. Così sempre nel 1971 viene data notizia del dibattito acceso all’interno dell’Unione sui problemi incontrati dalle imprese italiane nel l’attività di esportazione e delle iniziative volte a identificare i mercati di mag gior interesse, nonché, ad essa collegata, della nomina di Francesco Boffino a far parte della CommissioneAnima per lo sviluppo delle esportazioni. Nello stesso anno la rivista informa sull’accordo raggiunto fra Avi ed Anima che definisce i termini per lo svolgimento di una fiera specializzata di settore durante la prima vera del 1972. L’accordo prevede inoltre “la separazione dell’esposizione del settore macchine ed accessori per calzaturifici e concerie dal Micam”. 4 La dialettica fra cooperazione e competizione che caratterizza il rappor to fra Ucimac e Unione traspare anche dalle note pubblicate da IndustriaMecca nica durante tutti gli anni ’70. Nel 1972 la rivista comunica che l’Unione ha defi nito i “dettagli della partecipazione collettiva delle aziende aderenti alla edizione 1973 della mostra IMS di Pirmasens” . Inoltre, come testimonianza del tentativo di defi nire una politica espositiva per il comparto, la nota informa che “l’Unione decide rà, a breve scadenza, la fissazione di un calendario di manifestazioni al fine di limitare la partecipazione delle aziende a quelle fiere ed esposizioni di effettivo interesse del settore”. 5 Con il 1973 giunge a compimento un’altra fase della maturazione dello spirito associativo avviatasi negli anni ‘60. Giuseppe Ferrari dopo 22 anni di Presidenza dell’Unione passa le consegne adAntonio Capuano. I cambiamenti non investono solo la figura del Presidente, ma si estendono a tutta la struttura direttiva ad indicare l’avvento di una nuova generazione di imprenditori ed a confermare la progressiva affermazione di una cultura industriale più conscia delle interdipendenze del tessuto socio-economico. A supportare la Presidenza di Capuano vengono eletti vicepresidenti Foresto Mostardini, dell’omonima impresa meccano-conciaria di Empoli, e Alessandro Zorzolo, della vigevanese Comelz, nonché in qualità di consiglieri: Renzo Gaia dellaAtom, Luigi Legnazzi della Ellegi, Osvaldo Brustia della B.L. e Luigi Legnaro della Cerim. 6 Mentre Ucimac abbandona Anima e, optando per una diversa legittimazione istituzionale, aderisce all’Associazione delle Piccole e Medie Imprese (Api), l’Unione continua a perseguire la leadership del comparto ita liano. Con tale obiettivo nel 1978 l’Unione, pur continuando a far parte di

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