Dal saper come fare al saper cosa fare
L’ALTERNATIVAALLACALZATURA IN CUOIO. MATERIALI NUOVI E NUOVE TECNOLOGIE
produzione di stampi per suole con la Tecnometal. A questa prima iniziativa i Saccutelli faranno poi seguire l’avvio della Tecnomec e della Nuova Tecnomec, da cui trarranno vita una serie di nuove officine specializzate nella produzio ne di stampi per suole, ma anche di stampi per l’iniezione diretta su tomaia destinati ai calzaturifici barlettani.
L’avvento del poliuretano
La ricerca di nuovi materiali che siano al contempo più economici e fonte di maggiori opportunità d’impiego prosegue in modo incessante, anche perché sostenuta dalle imprese chimiche interessate a nuovi sbocchi. La fine degli anni ’60 vede concretizzarsi i tentativi di impiegare il Pu che, a fronte di una maggior difficoltà di lavorazione, consente prodotti finali in grado di offrire nuove opportunità agli stilisti. E’ di questi anni la comparsa a livello internazionale delle prime soluzioni tecnologiche che impiegano il Pu. Le imprese italiane, a conferma del dinamismo già mostrato dal comparto nazionale nello sviluppo delle macchine per il Pvc, sono fra le prime ad im mettere sul mercato le macchine per il Pu. A scandire i tempi dell’innovazione è ancora una volta la Ferrari, che nella seconda metà degli anni ’60 conclude gli studi avviati nel 1965. Anche in questo caso la diffusione internazionale è ampia ed immediata. Sull’Eco, in un articolo a firma di Piero Novelli si menziona attraverso un aneddoto l’in stallazione fatta a Cuba da dove “di tanto in tanto arrivano anche telefonate all’al ba. Talvolta, al telefono è lo stesso Castro, il quale si informa personalmente di certi problemi, di sistemi di lavoro, di tecniche produttive. Il poliuretano ha galvanizzato Fidel. La fabbrica che produrrà questo tipo di scarpe dipende direttamente da Castro. Si può dire che il direttore generale “effettivo” è Lui.” 7 Alla Ferrari si affianca poco dopo anche la Gusbi che alla vigilia degli anni ’70 presenta una macchina per il Pu e conferma la propria proiezione in senso internazionale. All’impiego del Pu la Ferrari giunge dopo lunghe e difficili esperienze. La messa a punto della nuova tecnologia non solo ha richiesto una più raffinata e sofisticata tecnica costruttiva, ma ha esatto altresì materiali con una precisa e specifica formulazione la qual cosa ha creato, inizialmente, anche dei problemi alle imprese chimiche produttrici della materia prima. La formulazione del Pu per l’industria calzaturiera è pertanto il risultato di una stretta collaborazione
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