Dal saper come fare al saper cosa fare
L’AFFERMAZIONE INTERNAZIONALE
per calzature sfiora i 17 milioni di dollari, la Germania ne detiene una quota pari al 40%, gli Usa il 25% e la Gran Bretagna il 15%. 4 Il confronto con il comparto tedesco permette quindi di meglio cogliere le difficoltà affrontate e i tempi richiesti alle imprese meccano-calzaturiere italia ne per affermarsi internazionalmente. Come i dati sopra richiamati testimonia no la ripresa tedesca dopo la fine del conflittomondiale è stata rapida. La produ zione di macchine in Germania raggiunge nel 1952 le 8.940 tonnellate –per un valore pari a 55,6 milioni di marchi– dopo aver registrato nell’anno precedente 9.547 tonnellate, ovvero 54,2 milioni di marchi in valore. La competitività tedesca traspare del resto dalla condotta delle sue imprese. Nel 1952 viene stipulato un accordo fra Moenus e Compo, il maggio re produttore statunitense dopo Usm, per la distribuzione in esclusiva delle macchine tedesche negli Usa. In virtù dell’accordo, Compo può completare la gamma di macchine che offre ai calzaturifici statunitensi e Moenus può pun tare a penetrare nel mercato calzaturiero più importante di quegli anni. Le modalità di commercializzazione delle macchine tedesche sono quelle tipiche del mercato statunitense in ragione del quale le macchine non sono cedute alle imprese, ma vengono loro date in affitto. In quegli anni gli Stati Uniti rivestono un’importanza particolare sia in ragione delle dimensioni della struttura produttiva, che li rendono il mer cato meccano-calzaturiero per eccellenza, sia perché sono il luogo ove si os servano i primi segnali delle trasformazioni che di lì a qualche anno investi ranno il tessuto industriale calzaturiero a livello mondiale. Nel 1958 la produzione Usa di macchine per calzature è pari a 24,2 milioni di dollari mentre il mercato nazionale raggiunge i 23,2 milioni di dol lari. A fronte di 3,1 milioni di dollari di esportazioni, le importazioni di mac chine per calzature risultano pari a 2,2 milioni di dollari, cioè a circa il 10% del mercato statunitense. La rilevanza della dimensione delle importazioni appa re ancor più significativa quando si consideri la leadership tecnologica degli Stati Uniti che sin dalle origini ha caratterizzato l’industria meccano cazalturiera. Nel quinquennio successivo i dati relativi al saldo commerciale statu nitense (Tabella 2) evidenziano incrementi significativi sia delle importazioni sia delle esportazioni confermando i segnali di progressiva trasformazione del tessuto industriale internazionale. Pur mostrando un saldo commerciale
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