Dal saper come fare al saper cosa fare
Capitolo quinto
complessivo sempre positivo –con l’eccezione del 1962– gli scambi con la Ger mania, comparto meccano-calzaturiero consolidato, e con l’Italia, realtà in di venire, risultano negativi (Figura 2) .
Tabella 2 - Importazioni ed esportazioni di macchine per calzature negli Stati Uniti, 1958-1963
1958 Mn.$
1959 Mn.$
1960 Mn.$
1961 Mn.$
1962 Mn.$
1963 Mn.$
Esportazione
3,1
4,1
4,5
5,8
4,8
4,7
Importazioni
2,2
3,9
3,3
4,4
5,2
3,7
Fonte: ICE –Istituto Nazionale per il Commercio Estero; Quaderno 248, 1965
Nel caso della Germania il saldo negativo statunitense, generalmente superiore al milione di dollari, risulta nel 1962 pari a 2,3 milioni di dollari. Per comprendere l’ordine di grandezza di tali dati è sufficiente rilevare come al l’inizio degli anni ’60 i prezzi di alcune delle macchine prodotte dai due lea der del mercato statunitense –Usm e Compo– oscillassero fra i mille ed i 6mila dollari 5 . Nel caso italiano il saldo commerciale evidenzia un quadro articolato e, comunque, ancora in attesa di consolidarsi. Se da un lato la valenza positiva del saldo conferma la crescita tecnologica della produzione nazionale, dall’al tro lato le dimensioni contenute denunciano la giovinezza del comparto ita liano e suggeriscono l’esistenza di elementi di criticità che necessitano ulte riori affinamenti. Nel 1965 un’indagine condotta dall’Ice negli Stati Uniti rileva alcuni dei limiti delle macchine italiane e dell’azione delle imprese produttrici. In estrema sintesi gli osservatori privilegiati interpellati imputano alle imprese italiane una scarsa propensione al rischio, nei termini in cui da un lato non sono disposti a ricorrere a dare le proprie macchine in leasing e dall’altro sono restie ad offrire le macchine in prova. Per quanto concerne la componente squisitamente tecnologica la limitata domanda di macchine italiane viene im putata ad alcuni aspetti strutturali, in particolare “la domanda di macchine ita liane risulta quasi inattiva ed è ristretta a macchine per scopi speciali, mentre dall’In ghilterra, dalla Germania, dal Giappone e dalla Danimarca sono importate macchine
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