Dal saper come fare al saper cosa fare

L’AFFERMAZIONE INTERNAZIONALE

giustificano quindi il comportamento delle numerose imprese italiane che scel gono di aderire o di emulare l’iniziativa di Antonio Capuano. Nel 1968 si assi ste ad una consistente partecipazione delle imprese italiane meccano calzaturiere allaMostra dellaMeccanica Strumentale italiana promossa dall’Ice a Mosca, e sempre negli anni a cavallo della fine degli anni '60 all’intensificar si delle iniziative dei maggiori produttori e distributori nazionali, da Bombelli a Sagitta a Camoga. La Pietro Torielli e Tuttoscarpa da un lato eAntonio Capuano dall’altro sono solo i battistrada della compagine di officine che a partire dagli anni ’50 si orienta con sempre maggiore coraggio e coscienza di sé verso i mercati internazionali. Se nell’immediato dopoguerra sono i paesi dell’America Latina che im portano le macchine italiane, negli anni ’50 inizia l’attenzione nei confronti dei paesi vicini e di quelli europei in particolare. Da quel momento con una progres sione sempre più accelerata, e con alterne fortune, prende avvio la rincorsa ai mercati internazionali da parte delle imprese italiane. Nel 1950 Svim approda in Francia con una graduatrice, e Fipram inizia a vendere in Gran Bretagna ed in Germania la propria macchina per bucare; nel 1952 è la voltadi Bertolajadi esportare frese e cucisuola inOlanda,mentreCamoga propone le propriemacchine in Germania, e Sigma grazie alla propria cardatrice penetra nel mercato francese. Nel 1954 Comelz invia le sue macchine in Spagna; e nel 1957 è il turno di Lorenzin di sbarcare in Gran Bretagna con una vulcanizzatrice, di Garfas in Spagna, di Col-Val in Jugoslavia e di Omav in Sviz zera. Sempre negli anni ’50 hanno inizio anche le esportazioni diAllevi in Grecia ed America Latina, di Atom in Tunisia, Turchia e Grecia; di Gusbi in Francia, Belgio e Jugoslavia; e di Sagitta in Francia, Belgio e Grecia. Nondimeno, sebbene l’insieme delle imprese che si rivolge all’estero aumenti costantemente e la competitività e la reputazione delle macchine italia ne sia in costante crescita durante gli anni ’50, il decennio vede il comparto na zionale ancora in posizione marginale sullo scenario internazionale, dominato dalla produzione tedesca. Nel 1958 Rudolf Weigl, a conclusione di una detta gliata storia dell’industria meccano-calzaturiera tedesca, riporta l’elenco del le macchine per calzature in uso al tempo, nonché l’elenco di tutte le imprese Il confronto internazionale

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