Dal saper come fare al saper cosa fare
Capitolo quarto
e funzioni, favorita dal mutare delle condizioni ambientali, mina le basi del vantaggio competitivo dell’impresa integrata. La scelta di abbandonare la produzione delle macchine per la lavora zione delle scarpe in cuoio operata dallaAntonio Ferrari e dalla SecondoMona offre lamiglior riprova della perdita di competitività dell’impresa “generalista”, che cioè dispone di un ampio e diversificato portafoglio di macchine, rispetto all’impresa specializzata in una famiglia di macchine. Per la Ferrari la realizzazione della macchina per il Pvc riveste un valore simbolico nei termini in cui sancisce di fatto la sua trasformazione da produttore di macchine per la tradizionale lavorazione del cuoio a produttore di macchine per il sintetico. Al di là della scelta di focalizzare le proprie iniziative nella lavorazio ne del sintetico, il dato su cui occorre soffermarsi è l’abbandono del mercato delle macchine per la produzione della calzatura tradizionale in cuoio. Tale aspetto è particolarmente rilevante perché si può dire dati l’affermazione del modello italiano dell’industria meccano-calzaturiera incentrato sulla specializ zazione verticale –ove distinte sono le figure del rivenditore, del produttore di macchine e dei fornitori di componentistica– ed orizzontale delle imprese – ogni produttore tende a focalizzare i propri sforzi su singole famiglie di mac chine– e il progressivo superamento di quello basato sulla figura del produt tore a tutto campo, di cui Usm incarna l’esempio più alto. Non è probabilmen te casuale che proprio le imprese produttrici italiane che presentano i catalo ghi di macchine più ampi e diversificati, e cioè laAntonio Ferrari e la Secondo Mona, mettano in discussione più o meno contestualmente e più o meno radi calmente le proprie scelte industriali, scegliendo di uscire dall’industria meccano-calzaturiera per optare per quella aeronautica nel caso dell’impresa di Somma Lombardo o di abbandonare le macchine per il cuoio per specializ zarsi in quelle per il sintetico nel caso dell’impresa vigevanese. Le ragioni di tali scelte possono essere individuate nell’affermazione delle imprese specializzate –siano esse per prodotto o per funzione– che ca ratterizza l’evoluzione del comparto nel secondo dopoguerra. In particolare, le iniziative delle due imprese storiche lasciano trasparire l’acquisita consape volezza dell’inadeguatezza delle strategie sino ad allora adottate alle mutate condizioni dell’ambiente competitivo. Da un lato, la tecnologia quale fattore competitivo necessita una focalizzazione crescente dell’investimento in ricer-
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