Dal saper come fare al saper cosa fare

Capitolo quarto

Nel loro insieme gli incrementi della domanda interna e di quella estera offrono la miglior testimonianza della dimensione della crescita della produ zione italiana di calzature nel dopoguerra. A tale crescita corrisponde uno sviluppo impressionante della capacità produttiva del tessuto calzaturiero nazionale. Le unità produttive locali, pari a 2.136 nel 1951, divengono 5.784 nel 1961 e 7.896 nel 1971; e gli addetti dai 46mila del 1951 salgono a quasi 138mila nel 1971 7 . Il triplicarsi della struttura produttiva dell’industria calzaturiera è di per sé sufficiente a rendere manifesta la pressione che investe il comparto delle macchine per calzature negli stessi anni. In questo quadro Vigevano riveste un ruolo di assoluta preminenza. Ancor più che per i valori assoluti della produzione calzaturiera, che all’inizio degli anni ’60 superano i 20 milioni di paia annui, ciò che appare rivestire un ruolo discriminante per lo sviluppo del comparto meccano-calzaturiero è l’estensione raggiunta dal tessuto produttivo del distretto calzaturiero vigevanese sin da prima del conflitto mondiale. Nella sola Vigevano alla fine

Figura 1 -Saldocommercialedell’Italianell’industriacalzaturiera, 1894-1963(Export-Import; Milioni di paia)

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