Dal saper come fare al saper cosa fare
Capitolo quarto
macchine e componenti, insorte già prima del conflitto, si acuiscono con la scomparsa – almeno temporanea – dei protagonisti tedeschi. L’espansione della domanda interna e la penuria di macchine e componentistica proveniente dall’estero si traducono così in altrettante opportunità di crescita e di afferma zione per la produzione italiana. Lo sviluppo e, soprattutto, l’affermazione del comparto meccano-cal zaturiero nazionale non passano solo attraverso la crescita quantitativa della produzione, ma poggiano e traggono prioritario vantaggio dal progressivo cambiamento dell’ottica con cui le imprese italiane affrontano e vivono la scel ta/passione della meccanica. Da conoscenza “fine a se stessa” del mestiere dell’artigiano, che accompagna la maggior parte delle officine sino alla vigilia della guerra, la competenza meccanica diviene strumento finalizzato ad un impiego concreto – non più autoreferenziale – qual è quello indotto dall’esi stenza di un’industria calzaturiera consolidata che, sebbene non abbia ancora conseguito la leadership internazionale, è in compenso uscita dalla fase embrionale Il tessuto di imprese che rappresenta il compartomeccano-calzaturiero alla fine degli anni ’60 appare quindi molto diverso da quello osservato alla vigilia del secondo conflitto mondiale. Le trasformazioni del comparto costi tuiscono il risultato del concorso di fattori esterni come di fattori interni alle imprese. Da un lato, lo sviluppo dell’industria calzaturiera italiana; dall’altro la trasformazione da artigiani a imprenditori con l’assunzione di nuove com petenze influenzano significativamente la competizione ed alterano profon damente il tessuto del comparto nazionale. La selezione non si limita a sanci re i vincitori, ma giunge a definire le caratteristiche dell’organizzazione del l’industria che succederà a quella incentrata sulla grande impresa integrata che aveva dominato la prima metà del secolo. All’interno delle trasformazio ni che caratterizzano l’affermazione del comparto meccano-calzaturiero ita liano, tre aspetti appaiono cruciali: il passaggio dal “saper come fare” al “sa per cosa fare”, con la connessa trasformazione da produzione artigianale a produzione industriale; la scelta della specializzazione produttiva; e la ridefinizione del ruolo del rivenditore. Nelle pagine che seguono viene quindi approfondita l’analisi dei pas si che governano l’evoluzione del comparto sino all’inizio degli anni ’70. Dap prima ci si sofferma sullo sviluppo dimensionale del comparto nel quarto di
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