ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

In particolare, della realtà delle new stars Atom condivide le due strategie di crescita descritte da Valeriano Balloni e Donato Iacobucci: internazionaliz zazione delle attività commerciali e di quelle produttive in paesi con un più basso costo del lavoro, da un lato, dall’altro differenziazione della produzione al fine di coprire tutti i più rilevanti segmenti di mercato in cui, nella fattispecie, i macchinari da taglio risultano essenziali 42 . Sicuramente Atom ha fatto propri i profili organizzativi innovativi che hanno segnato l’azione delle medie imprese italiani a partire dagli anni Novanta, ovvero ha costituito società commerciali all’estero per ottenere un miglior controllo dei mercati di esportazione ma ha anche dato vita a società di produzione in Cina. Di più: delle due strategie di crescita che Balloni e Iacobucci hanno individuato, Atom, a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, ha perseguito anche la differenziazione della propria produzione in vista dell’affermazione delle proprie macchine nel settore del taglio industriale, e non solo in quello della pelle e della calzatura. Le trasformazioni che qui sono state rapidamente richiamate – e che furono il risultato di una analisi, rivelatasi poi corretta, delle profonde modificazioni che stavano investendo il settore meccano-calzaturiero in un mondo sempre più globalizzato – vennero accompagnate dall’evoluzione della governance societaria, che proprio nell’anno 2000 consegnò la presidenza alla seconda generazione, mantenendo comunque armonico quel rapporto tra proprietà, controllo e gestione d’impresa che i fondatori avevano saputo costruire. La consapevolezza dei mutati scenari di marketing e delle impellenti e ineludibili innovazioni tecnologiche indusse i fondatori a operare quel riconoscimento di competenze e, soprattutto, quel trasferimento di responsabilità che, senza traumi, ha delineato il nuovo vertice dell’impresa nei componenti della secon da generazione, grazie ai quali si sono consolidate le prospettive di sviluppo ma anche di flessibilità che da loro stessi erano state sollecitate sin dalla fine degli anni Ottanta. Proprio con l’avvento della seconda generazione i tasselli di un complesso mosaico di intuizioni e percezioni, visioni strategiche e prassi innovative – sia nel processo produttivo che nell’organizzazione aziendale – 43 vennero a comporre quella massa critica che ha permesso ad Atom di man tenere la posizione di leadership conquistata dalla generazione dei fondatori in un assetto del mercato mondiale allora forse più prevedibile, e certo meno affollato, ma non per questo meno competitivo.

Note

1. L. Mastronardi, Il calzolaio di Vigevano , in Id., Il maestro di Vigevano – Il calzolaio di Vigevano – Il meridionale di Vigevano , cit., p. 285. 2. Ivi, p. 320.

atom: da vigevano al mondo

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