ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
zionali e proponendoci con una serie di pubblicazioni come moderno riferimento ai produttori di calzature 38 . Invero, l’autobiografia di Atom negli anni Ottanta e Novanta si dipanerà proprio secondo questa duplice filosofia: alla ricerca di nuovi posizionamenti sui mercati esteri saprà accompagnare lo sviluppo dell’innovazione, avviando la produzione sia di fustellatrici a controllo numerico, sia la produzione di impianti per il taglio automatico in continuo ( water-jet ) 39 , macchine studiate anche per settori industriali diversi da quello calzaturiero. La profonda innovazione che caratterizzò Atom in quegli anni potrebbe dirsi, anzi e a buon diritto, copernicana: allo sviluppo tecnologico dei prodotti, si accompagnarono non solo profondi processi di trasformazione societaria e la diversificazione dei settori merceologici, ma anche una nuova filosofia nella distribuzione del prodotto. Infatti, la stessa complessità delle macchine richie se di affiancare ai canali tradizionali, un modello di distribuzione diretta, che affrontasse e risolvesse presso il cliente problemi di installazione, di assistenza e formazione del personale, rendendo in alcuni casi marginale l’apporto dei rivenditori. Per il vero, come si è visto, il modello commerciale venne a mutare anche in ragione delle strategie di posizionamento nel settore industriale, per il quale – è dato che deve essere sottolineato – era assolutamente inesistente quella rete di rivenditori specializzati che invece strutturavano tradizionalmente il settore meccano-calzaturiero. Non solo. La stessa selezione di nuovi mercati di sbocco ha suggerito la nuova filosofia di marketing : la costituzione in Brasile, a Novo Hamburgo, prima di una joint-venture con un produttore locale (1991), e nel 1993 della AtomMaquinaria para Calçados, totalmente controllata, si configurò come risposta efficace all’assenza, su quel mercato, di una rete di rivenditori. Così Atom è stata una delle poche aziende italiane del settore a cogliere per tempo le enormi potenzialità che il mercato brasiliano offriva grazie a questa modalità di penetrazione. Anzi, ancora nel 2012 il Brasile è risultato il primo mercato per la vendità di tavoli di taglio per applicazioni calzaturiere. Sicché è nell’ultimo decennio del secolo scorso che vanno individuati i momenti germinali di una nuova dinamica di competitività, frutto, certo, di una più moderna cultura aziendale e della stessa innovazione tecnologica che accompagnavano una strategia di posizionamento internazionale del brand significativamente diversificata per prodotto (dalle fustellatrici al taglio in conti nuo), per modelli di commercializzazione, per settori merceologici, e anche per localizzazione delle attività produttive. Non è un caso che tale trasformazione raggiunse una consapevole attuazione all’inizio degli anni Duemila quando Atom non solo intraprese la sua avventura in Cina, ottenendo la business licence (1° gennaio 2000) nella Free Trade Zone di Shanghai e aprendo il primo sta-
atom: da vigevano al mondo
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