ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

specializzati la porteranno a conseguire nei decenni successivi quella posizione di leadership a livello mondiale che tuttora mantiene. E, al suo interno, Atom venne a beneficiare immediatamente dei vantaggi competitivi di cui può godere ogni first mover . Nascono in questo periodo le gloriose fustellatrici a bandiera g222 che saranno successivamente aggiornate dalle g999, mentre nel campo delle fustellatrici a carrello mobile impereranno per decenni le “mitiche” g888. Vale ricordare, inoltre, che alla scelta innovativa del segmento produttivo verso cui convogliare risorse e competenze se ne accompagnò, di pari passo, un’altra altrettanto strategica, che riguardò la distribuzione del prodotto rispet to a una domanda che si presentava in forte e costante crescita. Di contro alla scelta operata da altre imprese nazionali di usare, come propri canali, rivendi tori regionali esclusivi, Atom decise di utilizzare una rete distributiva a zona, senza concedere l’esclusiva ad alcun rivenditore, realizzando in questo modo una diffusione del proprio prodotto più capillare, che consentì di conseguire un ulteriore vantaggio nei confronti delle imprese concorrenti. Proprio in ragione delle capacità produttive raggiunte, agli inizi degli anni Sessanta i soci fondatori decisero di dare una nuova veste giuridica all’impresa, che venne trasformatata in s.n.c. Così attrezzata, Atom avviò una sempre più convinta penetrazione sui mercati internazionali, strategia che già nel 1966 costruì un fatturato in cui il 30% proveniva dalle esportazioni 24 . Sin da allora si veniva a delineare una fisionomia aziendale chiaramente export oriented , carattere che diverrà sempre più evidente nel corso dei decenni successivi fino all’attuale posizione di leadership sul mercato mondiale. L’attuale presenza diretta di Atom in Francia, Spagna, Gran Bretagna, Ger mania, Stati Uniti, Brasile, India e Cina è il risultato di un’attenzione ai mercati internazionali che già negli anni Cinquanta, quando l’impresa produceva an cora solo vulcanizzatrici, aveva caratterizzato in modo peculiare il suo profilo. Proprio in quegli anni si contano infatti la partecipazione alla fiera di Izmir in Turchia e la presenza alla “Mostra Mercato delle calzature” che si teneva a Vigevano ogni anno, immancabile vetrina che proprio allora aveva saputo ac quisire un appeal internazionale, come titolava con entusiasmo il settimanale locale, “L’informatore vigevanese”, a presentarne l’edizione del 1959: “Assalto di stranieri alla Mostra Mercato che sta ottenendo uno strepitoso successo” 25 . Al di là di queste rapide indicazioni, Atom seppe ben avvalersi di multiformi strategie per affermare il marchio aziendale sia in Europa sia nel mondo, in un core business , quale è quello dell’industria calzaturiera, che si presenta come un’arena segnata da una significativa mutazione in cui è venuto diminuendo La prima fase dell’internazionalizzazione e l’avventura americana

atom: da vigevano al mondo

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