ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
il comportamento della dirigenza Atom, in primo luogo verso i dipendenti, a cominciare dalla sicurezza degli addetti agli impianti come valore da perseguire, non solo seguendo scrupolosamente le normative in vigore, ma anche facendosi promotrice di standard sempre più esigenti. Altro principio a connotare, questa volta, non lemodalità di governance azien dale bensì quelle di commercializzazione del prodotto, è la volontà da parte del gruppo dirigente di Atomdi affidarsi a una rete di rivenditori più ampia possibile, senza concedere a nessuno l’esclusiva di vendita. Tale modello di canalizzazione è stato seguito da Atom fino agli anni Novanta, allorché sia l’affermazione su nuovi mercati, quali il Brasile, sia l’interesse verso settori produttivi, come quello indu striale, che sortivano decisamente dai confini del meccano-calzaturiero e dalle sue strutture consolidate, hanno portato a rimodulare quest’approccio, inducendo l’impresa vigevanese a dar vita a una rete estesa di filiali commerciali estere. Infatti, sia il mercato meccano-calzaturiero brasiliano sia il mercato che il settore indu striale assicura alle macchine per il taglio, per quanto diversi per natura, possono venire accomunati dall’assenza di una rete di rivenditori, condizione, appunto, che ha obbligato Atom a mutare la strategia fino ad allora seguita nella distribuzione e vendita del proprio prodotto. Né va dimenticato che la complessità strutturale delle macchine per il taglio industriale richiede un’assistenza tecnica – dal montaggio alla formazione degli addetti, alla manutenzione in loco – che solo la Casa madre può assicurare. Di qui la necessità di creare filiali tecnico-commerciali in quei mercati decisamente orientati all’acquisto di macchinari per il taglio industriale. A ben guardare, la modificazione introdotta a partire dagli anni Novanta nella cultura di marketing seguita fino ad allora permette di sottolineare, pur da una prospettiva particolare, un dato costante nella filosofia d’impresa che Atom personifica. Nel corso dei quasi settant’anni di attività Atom ha sempre saputo risponde re, con attenzione e con dedizione, alle richieste che i cambiamenti del mercato, oggi incalzanti nella sua evoluzione tecnologica e nella sua geografia, hanno imposto. E questo risultato è stato accompagnato anche dal rinnovamento gene razionale nella governance dell’impresa che, comunque, non ha voluto deflettere dal rispetto dei principi che avevano sin dall’inizio ispirato la vita dell’azienda. Sicché, nell’autobiografia di Atom, “continuità” e “discontinuità” non costitui scono astratte polarità concettuali o categorie storiografiche volte solo ad ana lizzare pratiche e strategie aziendali, bensì sono state di volta in volta ribadite nella faticosa costruzione di una leadership e di una reputazione mondiale, e intramate in un’esperienza che i soci fondatori hanno saputo trasmettere alla nuova generazione, e che questa ha messo a frutto facendo dell’innovazione e dell’internazionalizzazione le sfide del nuovo secolo. Infatti, se l’apertura a nuove forme dirette di vendita è stata opera avviata nei primi anni Novanta ancora dalla generazione dei fondatori, la costituzione
la filosofia atom
51
Made with FlippingBook Digital Publishing Software