ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

Invero, autofinanziamento e l’attenta opera di “educazione” di un mana gement formatosi all’interno dell’azienda hanno costituito quei principi di ge stione dell’impresa a cui si sono sempre ispirati i soci fondatori e che sono stati inculcati come lascito alla nuova generazione. Accanto a essi, e di non minor rilevanza nella costruzione delle strategie da perseguire, va indicata certamente la dedizione all’azienda : resta, infatti, una sor ta di imperativo che i soci fondatori hanno saputo trasmettere efficacemente ai loro dipendenti durante tutti gli stadi dello sviluppo dell’impresa. In loro stessi, poi, si è tradotto nella pressante ricerca del “bene comune aziendale” e di lungo periodo, piuttosto che nella soddisfazione immediata del loro utile personale, non foss’altro perché la loro compartecipazione paritaria alla gestione di Atom ha costituito una sorta di ineludibile balance of powers che – come avviene nei sistemi politici ben funzionanti – è stata, anzi, la ragione prima della solidità aziendale. Proprio in questa prospettiva vale notare che Atom non è una “azienda famigliare” in senso stretto. Almeno non nel senso che il soggetto-famiglia assume in quel tradizionale modello del capitalismo italiano. In inglese, Atom potrebbe essere definita a business of families , ma non a family business . Le famiglie, nel caso Atom, sono partitivo plurale, non predicato. La peculiare configurazione dell’assetto proprietario deriva dall’impostazione originale dei tre soci fondatori. Essi non hanno mai – per tutti gli oltre sessant’anni di storia dell’azienda – messo in discussione i due principi cardine sui quali tale assetto è fondato: la parità di ruoli come azionisti, da una parte; la specializzazione di responsabilità operative e gestionali, dall’altra. Siffatta silhouette aziendale si pone come a priori e condizione di compor tamenti conseguenti. In primo luogo, va osservato che il gruppo Atom non è basato sulla fiducia. Per quanto inusuale e scomoda suoni quest’affermazione, essa costituisce un elemento fondamentale del successo imprenditoriale del gruppo, nonché tratto distintivo di corretta e moderna prassi gestionale, al di là dei luoghi comuni e di un linguaggio che pretende di essere politicamente corretto. La fiducia è il punto di arrivo, non la base di partenza del modello di governo di Atom. Che approda alla fiducia come coronamento di un percorso che, in realtà, prende le mosse da principi di trasparenza e responsabilità. Princi pi oggettivi e misurabili, ingredienti che nel tempo hanno sì nutrito un clima di solida fiducia, ma in quanto, e proprio perché essa viene sempre legittimamente sottoposta al vaglio di un consenso informato e critico. La necessaria conseguenza è che Atom non è un’azienda padronale, ma consensuale. L’assetto di governance è fatto per intermediare, non per esaltare il decisionismo imprenditoriale dei singoli. Il prezzo pagato negli anni è stato una minore reattività ai fenomeni congiunturali del mercato. Il dividendo ottenuto è invece un importante patrimonio di prudenza, solidità, rigore. Ma anche – e

la filosofia atom

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