ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

È quindi difficile, se non contraddittorio, parlare oggi del prossimo futuro di Atom. Ma è relativamente semplice parlare del suo futuro anteriore, ovvero delle precondizioni attese per l’evoluzione di lungo termine dell’azienda.

La religione competitiva del prodotto

Azienda reticolare, a fonti di pensiero multiple e distribuite, Atom ha saputo includere la competizione legittima nel proprio perimetro organizzativo, invece di separare dicotomicamente gerarchia interna e mercato esterno. Questo è il primo segreto del futuro di Atom: la concorrenza interna delle tecnologie (quella a fu stella vs . quella in continuo) incarnata all’inizio come confronto generazionale tra vecchia scuola dei fondatori e nuove leve della tecnologia, si è rivelata nel tempo preziosissima palestra di tolleranza e di pragmatismo. Il modello commerciale si è sempre districato nella coesistenza di numerose aree di concorrenza tra i diversi canali distribuitivi. E ancora oggi, anche nelle zone dove è presente una filiale di retta di Atom, è pragmaticamente contemplata la coabitazione di diversi soggetti distributivi in competizione tra loro e con Atom stessa. La cittadinanza di Atom, si è detto, appartiene al mercato. Questo atteggiamento è così ben interiorizzato in azienda da aver prodotto un’interessante e originale osmosi tra organizzazione e mercato: quest’ultimo viene internalizzato nella prima, e la competizione diventa anche meccanismo interno di selezione dell’opzione più convincente. L’impren ditorialità, nel futuro di Atom, non è un monopolio del team di vertice, ma un vivace confronto tra voci interne ed esterne. A tale approdo si è giunti un po’ per tradizione derivata dal pluralismo dei fondatori, un po’ per interpretazione delle nuove generazioni tra le quali non è nata una specifica e connaturata vocazione tecnica di prodotto, ma si è invece sviluppata una cultura trasversale di processo e di creazione di consenso successivo al confronto interno ed esterno. Questo pluralismo imprenditoriale è una caratteristica sia del passato sia del futuro di Atom, un’azienda che ha interiorizzato inmodo sistematico il dibattito tra tecnologie e quello tra generazioni. Un’azienda il cui modello industriale, specialmente in questi ultimi anni, ha superato l’infantilismo imprenditoriale della competizione gelosa di prodotto e ha adottato il principio della co-opetition . Nell’interpretazione molto laica del ruolo imprenditoriale data dalla presidenza di Giovanni Gaia, non è mai stata contemplata la sindrome del not invented here . La collaborazione con alcuni storici competitor del settore è diventata, al contra rio, un pragmatico territorio di confronto che fa leva sull’approccio ricardiano dei vantaggi comparati: se tu sei più bravo di me a fare questo prodotto, ma io sono più bravo di te a distribuirlo, allora è il caso che collaboriamo. Invece di sommare le inefficienze relative – è stata ed è la logica di Atom – meglio provare a moltiplicare le sinergie di competenza e vocazione.

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