ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
ormai il terzo paese tra le economie emergenti dell’Asia per livello di alti costi del lavoro, subito dopo la Malesia e laThailandia 19 . Nel xii Piano quinquennale (2011-2015) la Cina promette di aumentare il reddito disponibile di residenti urbani e rurali del 7% (più omeno pari alla crescita media del pil programmato) e il salario minimo del 13%. Sia che le imprese delocalizzino verso l’interno, sia che aumenti in Cina l’appetito per i propri investimenti diretti all’estero, il costo del lavoro aumenterà a causa di vari fattori: pressioni competitive nel mercato del lavoro – maggiore scarsità di lavoro qualificato all’interno –, lo sforzo di elevare il contenuto di valore aggiunto della produzione nelle aree già sviluppate, pres sioni inflazionistiche e, infine, politiche governative a carattere populista. Uno yuan più forte potrebbe limitare l’inflazione importata su prodotti alimentari e energia. Il nuovo piano quinquennale, tuttavia, non lo prevede. Quanto allo sforzo di migliorare il contenuto tecnologico della produzione, questo è un obiettivo che la Cina persegue da qualche tempo 20 . Ma a suo modo, non sempre aderendo ai requisiti sottoscritti con l’entrata nell’omc, vale a dire con il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. Tentativi maldestri di con traffazione sfidano ormai imprese multinazionali come Apple e Ikea anche nel settore della distribuzione. IPad contraffatti sono liberamente venduti in finti negozi Apple anch’essi accuratamente contraffatti. Nel settore delle forniture domestiche, arredamento e simili, succede in alcune località che Ikea fornisca il modello da copiare perfino nella larghezza/disposizione degli spazi e nell’uso dei colori (giallo e blu) che la distinguono da altre catene commerciali 21 . Le mul tinazionali dovrebbero avere la capacità di reagire nelle giurisdizioni opportune in Cina e all’estero e vedere riconosciuti propri diritti. Ma non tutti gli investitori stranieri hanno solidità e capacità finanziarie tali da sostenere a lungo spese e ricatti fino a essere in grado di sconfiggere concorrenti sleali che si muovono facilmente nel loro ambiente: società/imprese cinesi agguerrite e protette da istituzioni pubbliche interessate alla condivisione dei profitti comunque ottenuti e da un apparato giudiziario ancora non affrancato da condizionamenti politici e lontano dai requisiti di imparzialità necessari.
Considerazioni finali
La Cina ha superato bene le sfide della crisi economico-finanziaria globale applicando politiche di stimolo fiscale che hanno consentito il mantenimento di alti tassi di crescita sia in termini assoluti che comparativamente rispetto ad altre grandi economie emergenti. È stato mantenuto un cospicuo, benché ridotto, avanzo dei conti correnti con l’estero e sono aumentate fortemente le riserve internazionali rispetto alle quali adesso la Cina è il primo paese creditore a livello mondiale.
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