ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
Il credito totale è aumentato rispettivamente del 39% e del 34% nel 2009 e nel 2010 e l’indebitamento totale è cresciuto di 40 punti percentuali rispetto all’inizio del 2009 (dal 120% alla fine del 2008 al 166% nel marzo 2011), un livello considerato critico dagli esperti di settore e dalla bis ( Bank of Interna tional Settlements ) poiché espone il settore a maggiore vulnerabilità di fronte a rischi sistemici 9 . Sulla maggiore oculatezza del credito si possono avere dubbi non solo per la rapida espansione del credito che di per se stessa porta alla sot tovalutazione del rischio, ma anche perché in Cina i maggiori creditori restano le grandi imprese di stato specialmente nei settori strategici e dell’industria pesante, cioè le stesse imprese che avevano portato in passato all’accumulazio ne di crediti a rischio e, finalmente, all’insolvenza bancaria. Che l’efficienza di questi grandi agglomerati industriali sia aumentata con l’ingresso della Cina nell’omc è dubbio, poiché non solo mancano indicazioni che sia migliorata la corporate governance dato il permanente e forte controllo pubblico sulla gestio ne, ma anche perché settori e imprese strategici continuano a domandare masse ingenti di investimento. Gli investimenti rappresentano circa il 50% del pil: un eccessivo uso di capitale che secondo il Fondo Monetario Internazionale (fmi) potrebbe dipendere da distorsioni di prezzo in altri fattori della produzione (basso costo dell’energia, dell’acqua e del suolo ad uso industriale), ma anche e forse principalmente dal basso costo reale del capitale che sulla base di dati comparati di 53 paesi e 37.000 imprese risulta essere molto al di sotto della media che è del 5% e circa la metà di quello di altri paesi emergenti in Asia 10 . È da notare che questo vale per le imprese di stato, mentre il settore non statale, piccole e medie imprese generalmente, non ha accesso al credito ufficiale e si avvale di canali di credito informale il cui costo è molto più alto 11 . Tra gli imminenti fattori di rischio, il fmi cita la bolla immobiliare e il de terioramento del credito, entrambi legati alla gestione del credito, notando che, sulla scorta di un forte stimolo fiscale messo in atto durante la crisi finanziaria globale, l’espansione del credito è stata superiore ai programmi e sono considere volmente aumentati i crediti fuori bilancio – attraverso fondi fiduciari, garanzie e altri mezzi. Tra i crediti a maggior rischio si annoverano i prestiti ai governi locali e prestiti fuori bilancio. Secondo l’agenzia di regolamentazione bancaria cinese, un terzo dei governi locali non è in grado di ripagare i debiti contratti, mentre il debito totale dei governi locali ha raggiunto i 10.7 trilioni di yuan – pari al 27% del pil alla fine del 2010 dei quali circa l’80% proviene dal credito bancario 12 . L’intreccio tra organi di governo, imprese e banche di stato permea tutta la politica finanziaria cinese, giustifica l’opacità dei conti e rischia di minare la credibilità dei fondamentali della crescita economica. Il risanamento dei bilanci pubblici locali non è né facile, né sotto controllo del governo centrale. In effetti, l’indebitamento dei governi locali dipende in larga misura dalle scelte politiche degli organismi di partito e dei criteri adottati per la selezione dei quadri. La
crisi mondiale e sviluPPo economico in cina. mutamenti in corso
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