ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

colore caratteristico (azzurro). I prodotti Atom venivano rimarchiati con il brand Hudson per essere venduti sul mercato americano, un po’ per superare eventuali diffidenze di alcuni produttori locali verso tecnologie d’importazione, un po’ per semplici considerazioni di tipo distributivo e commerciale. Ma, di versamente dall’approccio seguito dagli altri partner del mercato anglosassone, Hudson rimase legata a doppio filo a un locale settore calzaturiero morente, e non investì mai in cultura e competenze di system integration per il mercato industriale. Questo portò alla sua progressiva marginalizzazione e alla fine della relazione con Atom. La grande glaciazione calzaturiera e la migrazione verso nuovi territori di mercato industriale portarono quindi all’estinzione della gran parte dei piccoli partner commerciali storici nei paesi anglosassoni, e selezionarono solo quelli più veloci e determinati ad adattarsi al nuovo contesto. I nuovi prodotti Atom per il mercato industriale, che oggi costituiscono una quota significativa della produzione manifatturiera della sede italiana, non nacquero certo solo dal naturale e progressivo cambio della base clienti. L’evo luzione tecnologica e l’ampliamento del portafoglio d’offerta di Atom furono il risultato di un lungo e complesso passaggio di tipo organizzativo, in primis nel rapporto tra le funzioni tecniche del gruppo e quelle commerciali dei partner sui mercati anglosassoni. L’aspetto culturale, in questa prospettiva, costituì l’elemento più importante. Sono stati i partner anglosassoni a spingere Atom al dialogo tecnico sistematico con i nuovi clienti industriali. Hanno aiutato questo processo sia l’evoluzione del mercato locale sia il fattore linguistico. In particolare l’ Inghilterra, per la sua vicinanza geografica e di fuso orario, consentiva frequenti e continui scambi di opinioni sulle soluzioni tecniche. Le prime trasferte sistematiche del team responsabile della progettazione tec nica avvennero in Inghilterra e negli Stati Uniti, dove Atom apprese dal dialogo diretto con i clienti finali, anche grazie alla mediazione di una lingua conosciuta, l’evoluzione delle esigenze operative del nuovo mercato. Era terminato il pe riodo nel quale il team tecnico di Atom poteva permettersi di rimanere isolato, a progettare le proprie soluzioni lontano dal mercato: con il nuovo corso dei mercati anglosassoni si inaugurava una partnership di co-progettazione virtuale, nella quale le specifiche venivano analizzate dal partner locale e poi validate e sintetizzate tecnicamente dal team di Ricerca & Sviluppo del gruppo. Questa collaborazione non si limitò tuttavia alle competenze tradizionali su aspetti meccanici o idraulici, ma si estese fin da subito all’uso dell’elettronica e delle Risalire la catena del valore

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