ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

o internet based ). Tuttavia non di rado le imprese italiane produttrici di macchi nari, soprattutto radicate in distretti industriali, si sono rese protagoniste di una internazionalizzazione rapida e precoce, come prescrive il modello born global . Le imprese born global si sono poste all’attenzione degli studiosi solo all’ini zio degli anni Novanta, quando un consulente McKinsey in Australia rilevò la crescita di imprese che fin dalla loro nascita si orientavano al mercato globale e le denominò born global firms 8 . Il termine ha avuto un notevole successo anche se tutt’oggi non vi sono opinioni concordanti su quali siano le caratteristiche che le definiscono in termini di precocità dell’internazionalizzazione (alla nascita o entro i primi anni di vita? Ed entro quanti anni allora?), di intensità della loro presenza estera (oltre quale percentuale di vendite estere il fenomeno è rilevante?), di modalità di presenza estera (sono solo esportatori o si qualifi cano anche per realizzare precocemente operazioni di investimento estero?), e infine di raggio geografico d’azione (in quanti paesi e di quali continenti devono essere presenti per essere davvero “global”?). Sappiamo con certezza che il numero di imprese che dall’inizio dell’attività o nei primissimi anni di vita iniziano ad esportare (e ad importare) è in notevole crescita. Meno diffuso sembra il modello della impresa born global “avanzata” che nei primi tre anni vita già realizza quote molto elevate di fatturato estero in diversi continenti e attraverso operazioni sia di export che di investimento estero. Ma quali sono i fattori che spiegano la loro esistenza e il loro sviluppo nell’ultimo venten nio? Le motivazioni vanno ricercate lungo tre direttrici: i fattori ambientali, i fattori legati alla tipologia di business , i fattori connessi alla presenza di reti, e infine i fattori imprenditoriali. Dal primo punto di vista, i processi di globa lizzazione dell’economia e di apertura dei mercati sono certamente un fattore determinante, accelerati dalla diffusione di tecnologie di comunicazione e di informazione (ict) capaci di supportare sempre meglio una crescita di tipo globale. La tipologia di business è altrettanto rilevante, perché alcuni prodotti/ servizi ad alta specializzazione, destinati a un mercato molto ristretto (nicchia) hanno necessità fin dall’inizio di un orientamento internazionale per poter raggiungere il break even . Un terzo elemento che sembra supportare lo sviluppo di tipo born global è il ricorso a reti sia sociali (legami tra persone) che inter-organizzative (legami tra imprese) per poter accedere alle informazioni, risorse e competenze di cui l’impresa neonata non dispone. Da questo punto di vista, le reti possono essere co-localizzate rispetto all’impresa born global oppure geograficamente disperse. Nel primo caso siamo in presenza di reti locali tipiche di distretti, cluster e poli produttivi e tecnologici. La letteratura sui distretti da tempo sottolinea come l’essere inserite in queste realtà permetta alle imprese una via accelerata e pre coce allo sviluppo internazionale, sia per processi imitativi che per il ricorso più agevole a reti sociali ed inter-organizzative. Infine, un ultimo ma cruciale fattore

il Processo di internazionalizzazione di atom

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