ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

dizionale di fustellatrici. Infatti queste macchine appaiono molto più adatte a mercati emergenti dove si producono scarpe in serie standardizzate e in grandi quantità, e dove tecnologie semplici e poco costose come le fustellatrici sono più facilmente collocabili. Si tratta di una decisione difficile per l’azienda ma resa obbligata per poter restare nel mercato delle fustellatrici a costi competitivi e in prossimità del mercato principale di sbocco. L’abilità imprenditoriale qui è consistita nell’avere intrapreso questa direzione nei tempi giusti e concependo un disegno produttivo su due hub : Vigevano per le macchine più sofisticate e costose, destinate ai mercati occidentali e la Cina, per le macchine più tradi zionali e meno costose per i mercati emergenti. Solo in questo modo l’azienda è riuscita a sopravvivere alle due terribili crisi del 2003 e del 2009, che hanno assestato un colpo durissimo al distretto vigevanese, decretando la crisi di nume rose aziende. Nonostante un ridimensionamento della manodopera, l’azienda riesce a mantenere a Vigevano una produzione di alta gamma e a garantire un buon livello occupazionale e una creazione di valore aggiunto significativo per il territorio. In questo processo si rinviene una conferma del classico modello di Vernon del ciclo vita internazionale del prodotto, che prevede uno sposta mento delle tecnologie mature dai paesi “originatori” ai paesi emergenti, con conseguente passaggio dalla logica di esportazione dal paese di origine alla logica di produzione estera nei mercati in crescita. Dallo sviluppo della linea produttiva per il taglio continuo deriva un’ulteriore direttrice di sviluppo aziendale. Le affinate capacità di scouting tecnologico e di mercato, permettono alla dirigenza aziendale di concepire una terza via di diver sificazione del business, attraverso la ricerca di nuove applicazioni industriali per la tecnologia del taglio continuo. Quest’ultima infatti risentiva del restringersi della base di clienti calzaturieri nei paesi occidentali e si rendeva necessario im maginare nuove tipologie di settori industriali a cui vendere lemacchine da taglio. Si avvia così un ricerca fruttuosa di clienti industriali nei settori della plastica e dell’ automotive . Questa diversificazione ha permesso all’azienda di sopravvivere in un momento di grave contrazione del mercato delle macchine per calzature e ha avviato nuovi progetti di sviluppo. Oggi circa un terzo del fatturato viene da vendite di tecnologia a realtà industriali diverse da quella calzaturiera. Infine, nel 2009 – momento di massima crisi del settore –, Atom acquisisce Main Group di Padova, azienda leader nel settore delle macchine per calzature a iniezione. Questo conferma che l’impresa non intende disinvestire dal com parto calzaturiero ma anzi assicurarsi una leadership trasversale nelle diverse tecnologie, entrando nel business della tecnologie a iniezione, che caratterizza la produzione di calzature sportive, un segmento in crescita continua. Inoltre dalla collaborazione con Cerim, azienda vigevanese presente nel settore delle macchine per montaggio di calzature, nasce una joint-venture per macchine di questo tipo nel mercato cinese.

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