ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

di crescita e diversificazione di mercato e di prodotto per aziende con risorse limitate. Nonostante queste considerazioni, il processo di internazionalizzazione delle imprese, incluse le pmi, si è sviluppato notevolmente negli ultimi decen ni, dando un contributo rilevante alla crescita mondiale degli scambi e degli investimenti diretti esteri, che proprio in tale periodo ha superato quella della ricchezza prodotta annualmente dalle economie interessate. Le logiche com petitive internazionali e la crescente integrazione economica tra paesi diversi hanno favorito questi processi, rendendoli da un lato più agevoli – grazie alla riduzione dei costi di comunicazione e trasporto e delle barriere agli scambi – e dall’altro, di fatto necessari per molte aziende per sostenere la competizione internazionale. L’internazionalizzazione come “imperativo strategico” deriva dalla necessità di controllare i costi di produzione, di accedere a risorse complementari e a nuove conoscenze, di aprire nuovi sbocchi di mercato 3 . I rischi dell’attività internazionale hanno una natura duplice: da un lato, quella oggettiva delle condizioni di incertezza relative all’operare in mercati esteri e dipendenti da un set di indicatori economici, culturali-sociali, politici e istituzionali che possono “misurare” l’entità di questo rischio, dall’altro lato quella soggettiva dell’impresa che percepisce il rischio in funzione della propria base di conoscenza, a sua volta funzione (in particolare nelle piccole imprese) dell’esperienza maturata dal top management e dal nucleo imprenditoriale sui mercati esteri. Nella analisi del caso Atom appare evidente come l’impresa, nata in contesto distrettuale per dare una risposta tecnologica in primis alla locale produzione di scarpe, comprende dai suoi esordi che il proprio mercato è il mondo. Uno degli aspetti qualificanti l’orientamento strategico aziendale dagli inizi fino da oggi è la vision globale del mercato. Questo aspetto si coniuga a una profonda consapevolezza che il mercato internazionale va compreso nelle sue logiche tecnologiche e distributive secondo due dimensioni: il mercato inteso come paesi esteri, ognuno dotato di specificità linguistiche, normative, geografiche, etc., e il mercato inteso come clienti, da approcciare con logiche il più possibile personalizzate e attente alle esigenze tecnologiche specifiche dell’utente. Come conseguenza del riconoscimento strategico di questo orientamento aziendale al mercato globale, nasce un modello distributivo proprio, che non delega ad altri soggetti la commercializzazione dei prodotti presso i clienti esteri e dunque non attribuisce a terzi la accumulazione di uno dei più preziosi asset intangibili dell’impresa: la conoscenza dei mercati. Rispetto al tema delle motivazioni con cui l’azienda affronta l’internazio nalizzazione, posto che per Atom subito si sviluppa l’idea di esportare come imperativo strategico, in una prima fase dominano fattori market seeking , cioè

il Processo di internazionalizzazione di atom

163

Made with FlippingBook Digital Publishing Software