ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
pendenza dagli interlocutori esterni: problema che può essere critico per il distretto. Molte aree manifestano difficoltà nel rapportarsi con operatori evoluti di commercio internazionale, come i buyer che sono spesso diretta espressione di compratori esteri di grandi dimensioni, capaci di influenzare i mercati di fornitura con una domanda esigente e personalizzata, perché spinti da una forte concorrenza orizzontale che li porta a concezioni di marketing sempre più raffinate e criteri di gestione improntati a grande efficienza ed efficacia. Questi grandi clienti cercano presso i fornitori, oltre al rapporto qualità/prezzo, anche servizi, flessibilità, capacità di scambio di informazioni e affidabilità; tutti aspetti che rimandano a capacità organizzative qualificate e capaci di sostenere relazioni evolute sul piano del’efficienza e della risposta efficace alle dinamiche competitive dei mercati, che richiedo uno stretto co ordinamento fra tutti gli attori delle supply chain. Promuovere le imprese sul piano internazionale significa innanzitutto stu diare e comprendere a fondo le esigenze degli interlocutori commerciali che svolgono una funzione chiave nei circuiti internazionali. L’internazionalizzazione export-centered delle imprese italiane di fronte alla globalizzazione dei processi produttivi Il carattere dell’internazionalizzazione delle imprese nazionali è ancora quello di una forte centralità dell’export, con una limitata propensione agli investimenti diretti. Scelte di internazionalizzazione diverse da quelle di tipo commerciale, laddove si verificano, riguardano in prevalenza lo sviluppo di rapporti di fornitura e subfornitura, anche se non mancano crescenti esempi di imprese che si internazionalizzano secondo logiche di delocalizzazione della produzione oppure per realizzare un radicamento nel paese ospite, funzionale allo sviluppo del relativo mercato. L’approccio ai mercati esteri continua a rimanere prevalentemente di tipo “seriale” 2 , con una espansione simultanea su più mercati internazionali, criteri di scelta dei paesi che prescindono dalla prossimità, sia fisico/geografica che culturale 3 , con una propensione ad assumere un orientamento internazionale fin dai primi anni di vita dell’impresa. Questo avviene perseguendo strategie di nicchia attraverso la specializzazione dell’offerta, per presidiare segmenti di mercato circoscritti ma presenti in numerosi paesi, oppure strategie basate sulla flessibilità, rispondendo rapidamente alle dinamiche dei mercati interna zionali e svolgendo un ruolo anticipatore o esplorativo su mercati emergenti e “di frontiera” 4 . Entrambe queste strategie si fondano sul ricorso a modalità di ingresso nei mercati esteri poco costose e poco rischiose 5 , tali da permettere la moltiplicazione dei paesi di destinazione e una loro accentuata variabilità pur
i distretti industriali e i Processi di internazionalizzazione
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