ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
Teseo sarà, poi, la prima azienda italiana a giungere anche a produrre mac chine per il taglio automatico a metà degli anni Novanta (con un prototipo che venne presentato nel 1993). La produzione per il taglio automatico carat terizzerà, poi, il decennio successivo, anche con l’ingresso di altre imprese in questa produzione, rappresentando l’innovazione più rilevante introdotta nel processo produttivo calzaturiero. La seconda novità di questo periodo riguar da la costituzione di centri di ricerca applicata del Cnr (itia-cnr) in alcuni distretti industriali anche se con un certo ritardo rispetto all’individuazione del problema che si era già manifestata all’inizio degli anni Ottanta. Il cnr, oltre ai Centri di Biella e Lecco, organizza anche un piccolo Centro a Vigevano, dedicato alla ricerca per l’automazione nel settore calzaturiero. Il progetto, forse, più rilevante e che ha coinvolto diverse imprese leader del settore è stato certamente il progetto “Sintesi” che era partito con obiettivi molto ambiziosi ma che sicuramente ha accresciuto l’abitudine alla ricerca delle imprese del settore e ha consentito comunque, almeno indirettamente, la crescita delle loro competenze progettuali. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, si deve far menzione degli investimenti abbastanza consistenti che le imprese leader hanno realizzato in strutture commerciali all’estero nei paesi più rilevanti (Germania, Brasile, Cina), anche se la moltiplicazione di queste strutture per imprese mediamente non grandi ha accentuato i costi complessivi del sistema. In questo periodo, tuttavia, si sono presentate opportunità per rispondere alle sfide della competizione internazionale e che non sono state pienamente colte. Le occasioni perdute riguardano la possibilità di rafforzare la capacità di Ricerca & Sviluppo del settore per allontanare la “minaccia” dei paesi produttori che godevano di una situazione di bassi salari 12 . L’introduzione di innovazioni congiunte a più macchine che lavorano in sequenza era un sentiero percorribile a livello di sistema o a livello territoriale (a livello cioè “mesoeconomico”) e ciò era stato suggerito alla Conferenza anci-assomac di Vigevano del 1988 sia da Pietro Torielli 13 , che auspicava la possibilità di organizzare la coprogettazione da parte di imprese che producevano macchine complementari, sia da Lorenzo Lorenzin 14 , che sottolineava l’opportunità della progettazione di macchine che potessero integrare più funzioni lavorative. Non va dimenticato, infatti, che è dall’epoca dell’introduzione della “montaboette” che non viene introdotta una macchina che ottiene questo risultato. Ovviamente un processo di questo tipo presupponeva non solo la formazione di tecnologi di settore ma anche di una domanda esplicitabile di nuove tecnologie e di innovazioni di processo da parte delle imprese 15 . Una seconda occasione perduta fa riferimento all’obiettivo di una “politica del mercato” da approntare come sistema nazionale della tecnologia calzaturiera per affrontare con più chances le sfide dei mercati internazionali. Il presidio
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