ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

macchine ma che fosse indispensabile vendere a livello internazionale anche servizi e know-how , iniziando dai servizi formativi e di supporto al cliente, con strutture di accompagnamento che avrebbero ulteriormente sviluppato nuove professionalità per il sistema locale e occasione di occupazione di giovani con un più elevato livello educativo. Ovviamente l’attenzione sarebbe dovuta essere indirizzata ai paesi emergenti e di nuova industrializzazione, che avrebbero as sistito a un forte aumento della produzione (e della domanda) di beni necessari.

Le trasformazioni recenti

Le trasformazioni più rilevanti che si sono prodotte negli anni Novanta nel sistema calzaturiero hanno riguardato i cambiamenti nel mercato con l’ingresso nel settore dei grandi brand della moda (non solo Gucci, Prada, Ferragamo e Tod’s-Della Valle che hanno una base produttiva nel settore) con la conseguente necessità delle imprese calzaturiere di avere e comunicare una elevata immagine del prodotto. A ciò si sono accompagnati sia l’organizzazione di catene e magaz zini specializzati nella vendita dei prodotti delle calzature e dei prodotti in pelle e cuoio sia la crescita di negozi diretti di vendita dei produttori calzaturieri 12 . Questi cambiamenti hanno determinato un impatto particolarmente rile vante sulle strategie e i comportamenti delle imprese del settore, obbligando ad azioni strategiche pro-attive e non solo passive e attendiste. L’attenzione al mercato e alla qualità è divenuta variabile determinante per mantenere una posizione di rilievo; le imprese che non hanno innovato e che non si sono ri posizionate sul mercato sono via via scomparse per consunzione. A un’analisi comparata con le altre aree calzaturiere, in Italia e all’estero, si evidenzia il progressivo declino del distretto industriale vigevanese. Le tra sformazioni recenti hanno visto l’area vigevanese perdere sempre più terreno rispetto ad altre aree calzaturiere italiane, sia rispetto all’area marchigiana (oltre a Della Valle, vi sono altri casi di rilevante capacità di introduzione di leadership imprenditoriale o di prodotto; basti pensare a Zeis Excelsa-Docksteps, Bag-Nero Giardini, Alberto Guardiani, Fornarina solo per citarne alcuni) che all’area di Strà che si è progressivamente spostata su produzione di altissima gamma e di elevato contenuto di lavoro di qualità, difficilmente disponibile in paesi in via di sviluppo. I numeri ufficiosi delle imprese ancora attive nel sistema calzaturiero vigeva nese sono particolarmente bassi; l’occupazione totale del sistema non raggiunge i 4.000 addetti (quasi completamente occupati in imprese che difendono il loro marchio o che lavorano – come fornitori specializzati – per noti brand ). Si è dunque assistito a un progressivo smantellamento del sistema imprenditoriale vigevanese che a lungo era stato proverbiale in Lombardia e nel paese.

il distretto industriale vigevanese

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