ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
declino del distretto vigevanese non fosse ineluttabile. Se così sarà, le speranze per una riqualificazione del tessuto produttivo del paese e per la costruzione del nostro futuro potranno essere rinfrancate.
Dalle origini agli anni Sessanta
L’inizio della produzione calzaturiera di Vigevano risale alla seconda parte dell’Ottocento con la costituzione della prima fabbrica industriale del settore calzaturiero nel nostro paese. La prima esperienza di fabbrica calzaturiera con lavoro in gruppo e a catena sembra essere, infatti, quella dei Fratelli Bocca (Pietro e Luigi) che, dopo una precedente esperienza a carattere artigianale a Milano, si trasferiscono nel 1866 in un opificio di Vigevano, utilizzando preva lentemente lavoro femminile e organizzando la produzione “con lavoro a giro tra gruppi specializzati per fase di produzione” 4 . Nel 1872-73 la fabbrica dei fratelli Bocca si trasforma in una “manifattura meccanizzata” con l’introduzione di alcune macchine di tipo semplice (probabilmente macchine da cucire Howe o Singer). Nel 1900 Luigi Bocca (secondo altre fonti Pietro Giuliani nel 1898) introdusse nel suo stabilimento un’ampia attrezzatura acquistata presso la ditta tedesca Moenus, fabbrica di macchine per calzature 5 . A partire dall’esperienza dell’impresa dei Fratelli Bocca nascono per gem mazione altre imprese che costituiscono il primo nucleo calzaturiero italiano. Una rilevante evoluzione della produzione industriale calzaturiera avviene negli anni della Grande Guerra con le importanti commesse militari che consentono di utilizzare economie di scala per produzioni standardizzate e il formarsi della prima consistente area di agglomerazione della produzione calzaturiera e di ar ticoli in gomma in Italia. Ciò spiega perché Vigevano diventa l’area calzaturiera più strutturata del nostro paese e con una presenza sufficientemente elevata di imprese di dimensioni medio-grandi. Tra le due guerre continua il processo di consolidamento del sistema pro duttivo locale che sarà, poi, pronto a lanciarsi nell’avventura del grande slancio degli anni del “miracolo economico” italiano (anni Cinquanta e primi anni Sessanta), quando il distretto calzaturiero vigevanese tocca il culmine del suo successo sia a livello nazionale che internazionale. L’espansione del mercato (ormai si è formato unmercato nazionale per il set tore) consente di introdurre nuove tecnologie (ad esempio, la vulcanizzazione) e l’industrializzazione di alcune fasi produttive favorisce l’utilizzazione di eco nomie di scala e il consolidarsi di alcune imprese di media-grande dimensione. Sono gli anni dello sviluppo della Mostra Mercato Nazionale delle Calzature che viene organizzata a Vigevano, oltre che della costituzione e crescita del set tore della tecnologia calzaturiera che era iniziato in sordina alla fine degli anni
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