ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
una serie di conoscenze nel campo della acquisizione di immagine e della sua elaborazione digitale (per la parte di rilievo dei contorni della pelle e indivi duazione dei difetti) che in quel periodo – siamo alla fine degli anni Ottanta/ inizio anni Novanta – rappresentano tecnologie di assoluta avanguardia. E poi occorre definire come si intenda effettuare la vera e propria operazione di taglio. In verità il margine di scelta non è grandissimo: infatti, il progetto prevede che il macchinario possa essere usato per la produzione, quindi la velocità di taglio deve essere elevata mentre i sistemi a lama del tempo sono ancora troppo lenti e imprecisi; il laser, poi, risulta assolutamente inadatto (perché brucia e anne risce il bordo di taglio). Già da quegli anni è in uso in altri settori una diversa tecnica di taglio, a flusso di energia, adatta a trattare i materiali più consistenti e che quindi sulla pelle dovrebbe funzionare bene e garantire elevate velocità. Si tratta della tecnologia del taglio a getto d’acqua ad alta pressione e il proget to nasce per sfruttare appieno questa applicazione: a ripensarci oggi, viene da affermare che ci è voluta una bella dose di incoscienza a scalare una montagna così impervia partendo dalla parete di salita più difficile. Ma tant’è: Atom+Vicam riesce a trascinare una inizialmente riluttante Atom in questa poderosa avventura tecnologica, e l’azienda di Vigevano con il passare del tempo la fa sempre più propria applicandosi in tutta una serie di esercizi di Ricerca & Sviluppo che, di fatto, sono l’origine della sua corrente generazione di sistemi di taglio per la pelle e che la collocano come protagonista anche nell’ultima di quelle rivoluzioni tecnologiche citate all’inizio: il passaggio dal classico taglio con fustella a quello automatico – digitale che ne fa a meno 1 . Ma torniamo ad alcut per riassumerne i termini della sfida: si tratta di progettare un sistema per il taglio completamente automatico della pelle, nel quale, in primo luogo, i contorni e i difetti della stessa devono essere trasformati in informazioni digitali (scansione o acquisizione), poi le sagome dei pezzi da tagliare (quelle che il nostro cad Atom+Vicam ci fornisce) devono essere dispo ste nelle zone più o meno buone in modo automatico, con la massima efficienza e nel più breve tempo possibile (in un momento nel quale la cpu di riferimento dei pc era l’ Intel 80286 con frequenze di clock misurate in kHz e ram in Kbyte). Successivamente la pelle viene tagliata con una tecnologia quasi sconosciuta (quanto meno nel settore) che usa una pompa idraulica per “intensificare” la pressione dell’acqua fino a 3800 bar per poi farla trafilare da un ugello del diametro di poco più di un decimo di millimetro. Per concludere, poiché una forma di pudore di mercato o di saggia cautela lascia da parte inizialmente il mondo calzaturiero (al quale Atom è troppo vicina per rischiare una eventuale figuraccia tecnologica), si decide di partire con applicazioni per il taglio di pelli per la selleria automobilistica o per l’arredamento, caratterizzate sì da pezzi di geometria più semplice, ma anche dal fatto di essere incredibilmente grandi. Il che aggiunge un interessante aspetto di “gigantismo” (le pelli per queste ap-
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