ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
di output ) perché qualcun altro possa leggerlo (anche se oggi per la verità con l’avvento di smartphone e tablet questo concetto è un po’ superato). I cad mec canici, che sono in quegli anni il punto di riferimento, hanno le loro periferiche di elezione nei plotter , che tracciano su carta il progetto che è stato sviluppato a terminale. Quindi è logico pensare che, poiché si tratta di tagliare delle sa gome, le periferiche tipiche dei sistemi cad 2d per la calzatura debbano essere dei plotter di taglio. Così in effetti è stato: ai pc e ai software cad si affiancano presto plotter di taglio o tavoli di taglio – come cominciano ad essere chiama ti – capaci di tagliare, in modo veloce e preciso, cartoni di diverso spessore utilizzati poi per la costruzione della fustella. Le prime macchine di questo tipo sono derivate dall’industria cartotecnica e usano semplici lame, libere di ruo tare attorno al proprio asse e mosse lungo la traiettoria di taglio da un sistema cartesiano x-y. Domina il mercato un marchio tedesco (Wild), altri esempi si trovano nel campo del taglio dei tessuti con alcuni importanti nomi intenti a sviluppare macchinari sempre più evoluti (Gerber, Lectra, Investronica). Alcuni produttori adottano con successo anche la tecnologia laser, potenzialmente più veloce anche se più costosa e difficile da gestire in particolare per la necessità di isolare l’area di taglio per aspirare dalla stessa i fumi nocivi per la salute che si vengono a creare a causa della combustione del materiale. In breve tempo compare sul mercato un produttore svizzero, Zund, che rapidamente si afferma come leader nella produzione di sistemi di taglio a lama sui quali verranno nel tempo sviluppate, da integratori e società di ingegneria, soluzioni tecnologiche anche molto complesse. Tagliare la pelle, tuttavia, è cosa ben diversa per la difficoltà del problema e per il posizionamento della tecnologia nel flusso di processo (sistemi non pensati come “periferiche” dello strumento di progettazione – il cad – ma collocati il più vicino possibile al momento della produzione). Ancora nessun produttore pensa seriamente a cimentarsi con questo problema, quando la scintilla di cui si diceva scocca in Atom+Vicam. La ormai consociata austriaca di Atom è coinvolta in un progetto di ricerca finanziato con fondi europei che nel nome alcut – Automatic Leather Cutting – dichiara immediatamente il suo obiettivo: sviluppare una prima generazione di sistemi per il taglio automatizzato della pelle. Sono sistemi complessi perché il taglio automatizzato della pelle com porta, appunto, la necessità di affrontare tutta una serie di problemi “a catena” che vanno dalla individuazione del suo perimetro, alla determinazione delle zone più o meno difettose, al calcolo della migliore disposizione dei pezzi da tagliare in modo da massimizzare l’efficienza, fino al taglio vero e proprio (che deve essere rapido e preciso) per finire con la raccolta dei pezzi (tanti) tagliati alla fine del processo. Servono anche in questo caso competenze software (che Atom+Vicam possiede), meccaniche per il progetto e la realizzazione della macchina (che l’azienda viennese appunto chiede ad Atom) ma anche tutta
Protagonisti dell’innovazione
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