ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
so, fino a macchine quasi completamente automatiche anche nel cambio della fustella. Le trance automatizzate della serie SmartPress diventano i modelli di riferimento del settore e il benchmark in termini di produttività e di efficienza di taglio; sono anche i sistemi che permettono ad Atom di avere una presenza sempre più forte nei settori industriali diversi da quello della calzatura, raffor zandone quella diversificazione che le consentirà di superare meglio di altre imprese del settore le crisi economiche che, negli anni successivi, affliggeranno il comparto calzaturiero. È veramente difficile documentare in poco spazio la storia, a volte frustrante e a volte avvincente di come i vari problemi che via via si incontrarono in questo percorso di sviluppo di prodotto, vennero affrontati e superati in un processo di inventiva su base quasi quotidiana; i risultati di mercato peraltro parlano da soli e la raffinatezza delle soluzioni tecnologiche è certamente testimone di questa inventiva. Attorno a questa famiglia di macchinari si crea un gruppo di lavoro impor tante, quello delle trance, delle fustelle e del materiale sintetico; ma la calzatura, soprattutto quella di alta qualità, è fatta di pelle e tagliare la pelle in modo au tomatico con questi sistemi è, se non impossibile, molto difficile. Serve altro, serve un approccio tecnologico diverso, serve una scintilla che, in questo caso, scocca altrove. Dobbiamo infatti tornare alla Atom+Vicam e a Vienna: l’azienda di Vigeva no stava in quel momento faticosamente metabolizzando la partnership con gli ingegneri di Milano e con i giovani informatici; a questi ora si aggiunge anche il team dei viennesi della Vicam, strana commistione tra la mentalità organizzativa asburgica e una propensione a una visione della vita tra il ludico e il gaudente che genera forte perplessità nella “vecchia guardia”. Convivenza non facile, che Atom prende molto seriamente al punto da distaccare chi scrive nella capitale viennese a seguire da vicino l’attività della giovane società i cui progetti di cre scita ora guardano ben più in là del solo sviluppo di sistemi cad, che comunque stanno dando ottimi risultati di mercato. Vicam arriva infatti a contare diverse centinaia di posti di lavoro cad 2d installati in imprese calzaturiere di tutto il modo, patrimonio ancora oggi gestito dagli eredi dell’esperienza italo-austriaca. In questo contesto si colloca l’altro accadimento che è di importanza centrale per la storia successiva dell’azienda vigevanese. I software cad 2d servono a progettare, meglio, a ingegnerizzare il progetto della calzatura, in particolare a definire le geometrie dei vari pezzi che compongono la tomaia, la fodera e gli altri elementi importanti della scarpa. Una volta costruiti questi pezzi nel computer, è necessario poterli utilizzare per lo scopo per il quale, almeno in quei tempi, il processo si realizzava: ossia per ottenere sagome in cartone da utilizzare poi per il taglio a mano o, molto più probabilmente, per fabbricare le fustelle da usare in produzione. Per esemplificare, lo stesso processo si pro duce quando si scrive un testo in word: occorre una stampante (la periferica
108
Made with FlippingBook Digital Publishing Software