Pittori Lomellini

Mentre ringrazio gli amici de1 Rotary per avermi invitata a questa pregevole manifestazione, mi è gradito sottolineare il plauso che la mia Associazione indirizza all'iniziativa del Rotary. Ci sembra infatti che essa, essendo diretta a far conoscere la vita e le opere degli artisti dell'800 vigevanese e lomellino, apra una stagione che potremmo definire in linguaggio poetico «delle rimembranze». Per troppo tempo infatti è stato negletto il ricordo, per troppi artisti si è scordato di studiare ed analizzare e dare continuità a quello splendido periodo rappresentato nella fase iniziale de1 secolo che stiamo vivendo. Le ricerche storiche che l'Informatore Vigevanese sta compiendo alla ricerca dei fenomeni sociali e culturali che hanno generato Vigevano d'oggi, si uniscono alle iniziative che la Pro Loco Vigevano sta effettuando o ha in animo di effettuare. Siamo soliti, infatti, dire, che talvolta sembra che 1a storia di ieri ci stia cascando addosso, ci rincorra facendoci sentire la propria esigenza, che la si ricordi, la si tolga fuori dagli scaffali, si stacchi dalle pareti delle quadrerie dove sta appesa da troppo tempo. L'autorità politico-amministrativa cittadina è generalmente limitata ad indicare strade, stradette e vicoli a nomi di questi pittori, scrittori, benefattori, di quanti hanno reso illustre il nome di Vigevano. Ad alcuni invece, non è stata nemmeno dedicata una strada e l'oblio su di loro è totale. Giovan Battista Garberini, il più grande dei pittori vigevanesi che ha donato a questa città opere mirabili, da quelle che figurano nel Duomo, a quelle che fanno parte della Pinacoteca dell'Ospedale, di due stupendi velari del Cagnoni, e per finire con quegli squisiti ritratti sotto vetro che si possono ammirare nel nostro Cimitero, questo artista umile e grande che visse con estrema modestia e che donò, ne1 1896, tutti i propri risparmi, 64.000 lire, all'Ospedale Civile di Vigevano, è forse stato ricordato con qualche pubblicazione degna del suo operare, con qualche mostra che raccogliesse la maggior parte della sua produzione sparsa ovunque per Vigevano? Ecco la risposta. Due preziose miniature con l'effige del Cav. Pisani e sua moglie Dorma Adelaide Cornaggia Castiglioni, dipinte dal Garberini, che erano appese fino a poco tempo fa sulla parete della sala dell'ospedale, nella quadreria, sono scomparse, probabilmente sottratte furtivamente. Non solo la dimenticanza, quindi, ma l'incuria nel proteggere e nel conservare le opere degli artisti vigevanesi. Dopo tante critiche concludo con una proposta di pacificazione e di collaborazione rivolta agli amministratori pubblici della città di Vigevano. Abbiamo iniziato dicendo che il Convegno di stamane dà inizio ad una stagione, quella del ricordo, della rivalutazione del passato di Vigevano e del nostro territorio. La Pro Loco Vigevano ha in animo di predisporre, in collaborazione con I'USSL una mostra, nel prossimo autunno, nella quale verranno presentate alla città le opere più pregiate che fanno parte del patrimonio dell'Ospedale Civile, Una mostra che potrebbe allargarsi e comprendere anche le opere degli altri ospedali lomeilini, Mortara e Mede. In un secondo tempo la nostra associazione cercherà di allestire una esposizione, la più ampia possibile, dedicata alla vita e alle opere di G.B. Garberini. Nel contempo, la Pro Loco, desidera dare l'avvio ad un progetto di discussione e di studio finalizzato al restauro della nostra piazza Ducale. Per tutte queste iniziative abbiamo bisogno della collaborazione e della benevolenza degli amministratori comunali e pubblici in genere. Siamo certi che non ci verrà negata.

Margherita Natale Presidente Pro Loco Vigevano

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