Pittori Lomellini

SILVIO SANTAGOSTINO

Silvio Santagostino nacque a Mortara il 20 luglio 1884 ed iniziò a lavorare giovanissimo come garzone fabbro ferraio, nella bottega del padre, poi fu imbianchino e decoratore. Le sue capacità singolari nel disegno e le sue intuizioni e passioni lo avviarono alla Scuola serale di disegno a Mortara. Frequentò in seguito la Civica Scuola si Pittura di Pavia e l’Accademia di Brera seguendo i corsi di Vespasiano Bignami, Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone. Nel 1909, terminati gli studi Santagostino si vide assegnata la borsa biennale del Pensionato Hayez. U insegnante presso le scuole Tecniche di Mortara fino al 1922, anno in cui vinse un concorso a cattedra che lo portò a Chieti dal 1924 al 1927 e successivamente ad Alessandria dove insegnò per molti anni. Partecipò a collettive ed espose in personali a Mortara (1929 / 1946 / 1954 / 1967), Milano ( la prima volta nel 1912 e l’ultima nel 1968), Pavia ( 1927 / 1963), Vigevano (1967), Firenze (1933 / 1967), Alessandria (1952), Biella (1954), S. Benedetto del Tronto (1961 / 1963), Ancona (1967). Santagostino può essere definito un pittore che sa far cantare, un mondo che per tante strade andava smarrendo il sentimento della natura, una corda lirica di cui l’uomo non potrà fare mai a meno se non vorrà precipitare in una nuova barbarie.

Morì nella sua città natale il 21 marzo 1971.

Dieci anni dopo, la Permanente di Milano organizzò una grande Mostra Antologica presentata da Raffaele De Garda.

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