Rassegna Calzaturifici

URSUS: L’AZIENDA Nasce nel novembre 1931 nel nome di un gladiatore

In breve, 30.000 paia e 2.000 operai

Il famoso storico stivale dell’Ursus: uno dei pochi cimeli della grande azienda rimasti: attualmente è custodito presso la Biblioteca Mastronardi di corso Cavour.

L’iter dell’Ursus Gomma inizia nel novembre 1931 quando il commendator Masseroni, il cavalier Pietro Bertolini ed il cavalier Pietro Magnoni si mettono assieme per produrre calzature in gomma. L’anno successivo inizia l’attività e nello spazio di breve tempo, la Ursus, produrrà 5000 paia giornaliere di quel prodotto in autoclave conosciuto

sotto la voce “tennis”. Ursus, gladiatore romano, personaggio del famoso romanzo del polacco Sienkiewicz, mentre affronta il toro nell’arena sarà il simbolo della fabbrica. Nel 1933, il cavalier Magnoni lascerà la società. Il cavalier Bertolini, diventerà presidente e Masseroni consigliere delegato. La Ursus inizierà la produzione degli stivali di gomma facendo fare alla bilancia commerciale italiana una inversione di tendenza. L’Italia non avrà più necessità di importare questo prodotto, anzi lo esporterà. Nello stesso periodo viene aperto un reparto per la produzione di articoli complementari all’industria calzaturiera, suole, tacchi , lastre di gomma, ecc. Negli anni 1935-36 l’Ursus raggiungerà la punta massima della produzione giornaliera in circa 30.000 paia con 2000 dipendenti. L’area di via S. Giacomo dispone di 30 mila metri quadri di cui 25.000 coperti. Masseroni diversifica la produzione. Oltre alle scarpe entra in diversi settori tecnici. I più importanti sono: pneumatici e camere d’aria per cicli e moto, tubi speciali telati, cordati, spiralati, e ancora impermeatura, stamperia, trafilatura. Alla fine degli anni Trenta la Ursus acquista lo stabilimento Santrolli in via Santa Maria e dopo i necessari adattamenti e la posa di nuove impianti e nuove tecnologie inizia la lavorazione del PVC. Masseroni è un grande comunicatore, una figura carismatica e tanti lo cercano. Qualcuno lo definisce un re Mida. Tutte le iniziative alle quali partecipa hanno successo. Tra le voci raccolte si viene a conoscere che in quegli anni tra il 1938 ed il 1939, il direttore della Gazzetta dello Sport, Emilio Colombo, diventa presidente del Milan e vuole nel suo consiglio Masseroni. Di qui la passione sportiva che lo porterà a diventare presidente dell’Inter dal 1942 al 1954, vincendo due campionati nel 1952-53 e nel 1953-54, quando lascerà il posto a Moratti padre. Negli anni di guerra l’Ursus viene dichiarata azienda “ausiliaria” e utilizzata per la produzione bellica (apparecchiature in gomma per sommergibili, tessuti per paracadute, linguette per bombe a mano, oltre a speciali tipi di calzature militari). Dopo la guerra, con la normale ripresa del lavoro, sempre sotto la presidenza del cavalier Bertolini, il commendator Masseroni ricopre la carica di amministratore delegato. Nel 1954, quando Bertolini uscirà dalla società, Carlo Rinaldo Masseroni ricoprirà entrambe le cariche. Negli anni 50 la Ursus emergerà nel settore “Velo” producendo 10.000 coperture al giorno e con i vari abbinamenti con le case ciclistiche (Bianchi, Ligie, Guerra, Maino, Girardengo, Walter) può vantare un giro di Francia, quattro giri d’Italia, due giri di Svizzera, diversi campionati italiani su pista con i più celebrati corridori dell’epoca: Bartali, Coppi, Magni, Bobet, Bevilacqua, Koblet, Kubler. A conclusione di anni di studi e sperimentazioni viene immesso sul mercato un manufatto etichettato “Resolarmato”, un connubio tra PVC e metallo atto a risolvere problemi di corrosione. Nel 1955 inizia

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