Rassegna Calzaturifici
Muore il 2 ottobre 1964 a 77 anni di età dichiarato inabile con ultima abitazione in via Bramante 4. Toccante il suo ricordo scritto da mons. Pietro Bellazzi (Ghisio era andato ad abitare in via 28 Ottobre 38 nella casa del nonno di monsignore, mentre i suoi genitori abitavano nella casa accanto, al numero 40, comunicante attraverso l’orto). “Ricordo che Ghisio si sdraiava a petto e piedi nudi sulla ghiaia del giardinetto (sul “giarétt”)e voleva che io gli camminassi sopra!..Quando tornava da Milano mi portava in regalo un grosso cioccolato. Una volta disse a mio nonno – Signor Francesco se lei mi da 10.000 lire io costruisco un altro Ursus – e mio nonno gli rispose – Sì, per fallire un’altra volta. Mio nonno era un agricoltore, un altro mondo. Dopo il Seminario sono stato a trovarlo qualche volta in via Aquilea dove lavorava ancora in una piccola fabbrica di scarpe. Con me parlava allora di studi, mi mostrava la sua enciclopedia, mi permetteva di provare la sua macchina per scrivere. Poco tempo prima della morte seppi che era ricoverato in ospedale: lo cercai, ma inutilmente, non riuscii a trovarlo….un uomo, un amico, un vero imprenditore…..di razza”.
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