Rassegna Calzaturifici
M ANIFATTURA G HISIO (Da una pubblicazione di Bruna Rocco Capè – 2006)
Andrea Angelo Vincenzo Ghisio nasce a Vigevano il 31 dicembre 1878 da Giovanni Battista e Rossi Maria Annunziata. Nel 1903 crea in via Griona Alta, oggi via Cavallotti, un piccolo calzaturificio nelle proprietà dei conti Barbavara. Dal bollettino N. 3 datato settembre 1907 del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio si legge “Attualmente si contano in Italia otto calzaturifici con macchinario moderno di costruzione americana, tra i quali sono Ghisio e Bocca di Vigevano……Lavorano a Vigevano 40 calzaturifici. Su una popolazione di quasi 30.000 abitanti si può calcolare che 7.000 lavorino nelle calzature. Tre quarti del personale impiegato è costituito da donne e da ragazzi. C’è una vecchia abitudine di riposare domenica e lunedì. Il maggior lavoro è nel sabato. La festa del lunedì è solo dei calzolai di Vigevano”. Nello stabilimento di Ghisio già sono presenti macchine prodotte dall’United Shoe Machinery americana, trance automatiche, presse, macchine per preparare suole, scalfirle, numerarle, comprimerle. Nel 1903 si sposa con Serafina Mussante per il suo dovere verso una ragazza che era venuta a trovarsi in stato interessante). Il figlio Federico nasce subito dopo. Poco più tardi avviene la separazione e la madre si trasferisce direttamente a Milano portando con sé il figlio. Nel 1906 21 stabilimenti vigevanese sono denunziati per non aver osservato le disposizioni di legge circa il lavoro dei minori. Fra questi Bocca, Sempio & Dilanino, Giulini, Migliavacca, Gagliardone, Ghisio, Ferrat Trecate e Crespi.
Nel 1908 con Luigi Ceretti, titolare di conceria e Luigi Gallo, industriale di maglieria biellese, si costituisce la “s.n.c. Ghisio Andrea & C.” che però cesserà già nel 1913. Poco più tardi Ghisio con il finanziere genovese Aristide Olivari fonda una nuova società in nome collettivo con oltre 200 dipendenti: il secondo stabilimento di Vigevano dopo quello di Pietro Giulini. Nel 1915 le ditte con maggiori redditi loro ascritti sono: - Morone Santo L. 2.000 - Sempio & Milanino L. 6.000 - Martinenghi Luigi L. 7.400 - Ferrari Trecate Matteo L. 9.000 - Bocca Luigi L. 9.500 - Ghisio e Olivari L.12.000 - Pietro Guilini L. 24.000
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