MC e sostenibilità
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che: La strategia di applicazione delle buone pratiche per la sostenibilità significa selezionare le esperienze, le procedure o le azioni più significative, o comunque quelle che hanno permesso di ottenere i migliori risultati nel campo dell’economia circolare. Per agevolare il passaggio a un’economia più circolare la Commissione presenta un pacchetto di misure che comprende alcune proposte legislative riviste sui rifiuti nonché un piano d’azione globale per l’economia circolare, che integra appunto la proposta sui rifiuti. Il piano d’azione stabilisce le misure che fungono da anello mancante nell’economia circolare per affrontare tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: dalla produzione e il consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato delle materie prime secondarie. Misure previste in fase di produzione per il consumo responsabile Il piano d’azione dell’Unione sull’economia circolare include anche un certo numero di azioni mirate alle barriere del mercato in specifici settori o flussi di materiali, come la plastica, gli sprechi alimentari, le materie prime essenziali 76 , la costruzione e la demolizione, la biomassa e i bioprodotti nonché misure orizzontali in settori come l’innovazione e gli investimenti. Secondo le stime dell’Unione, la prevenzione dei rifiuti, la progettazione ecocompatibile, il riutilizzo e misure analoghe possono generare risparmi netti per le imprese europee pari a 600 miliardi di euro, ossia l’8% del fatturato annuo, riducendo nel contempo l’emissione di gas a effetto serra del 2 per cento. Nei settori del riutilizzo, della rigenerazione e della riparazione, il costo per rigenerare le attrezzature elettriche ed elettroniche potrebbe essere dimezzato se fosse più facile smontarle. Se il 95 per cento dei telefoni cellulari fosse raccolto, a titolo di esempio, si potrebbero generare 76 La Commissione europea ha presentato nel 2015 un elenco rivisto delle materie prime essenziali. L’elenco del 2014 comprende 13 delle 14 materie individuate nel precedente elenco del 2011: solo il tantalio è rimosso dall’elenco (grazie alla diminuzione del rischio di approvvigionamento). Nell’e lenco 2015 compaiono sei nuove materie: borati, cromo, carbone da coke, magnesite, fosforite e silicio metallico, portando così a 20 il numero delle materie prime attualmente considerate essen ziali dalla Commissione europea. Le restanti 14 materie prime sono: antimonio, berillio, cobalto, fluorite, gallio, germanio, indio, magnesio, grafite naturale, niobio, metalli del gruppo del platino, terre rare pesanti, terre rare leggere e tungsteno (MEMO/14/377).
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