MC e sostenibilità

Macchine per pelle e calzature e sostenibilità ambientale

(vicino a Seveso, in Brianza), nel 1976 la Comunità Europea ha adottato nel 1982 la cosiddetta Direttiva Seveso 43 , mirata a prevenire e controllare simili eventi. Dopo altri gravissimi incidenti avvenuti in impianti industriali non solo in Europa (tra cui quelli della Union Carbide a Bhopal, India, nel 1984 44 e della Sandoz a Basilea nel 1986 45 ) la Direttiva è stata modificata nel 1987 e nel 1988 46 e poi nel 1996 quando è stata adottata la Direttiva Seveso II 47 . Dopo altri gravi incidenti industriali nel frattempo verificatisi (a Tolosa Francia 48 , a Baia Mare-Romania 49 e a Enschede-Olanda 50 ), nel 2003 è stata mezzo miliardo. La transazione escludeva i danni imprevedibili successivi. L’accordo di risolvere i processi per via bonaria, favorirono la Givaudan evitandole i procedimenti giudiziari che furono annullati. I danni subiti dai privati furono liquidati dalla multinazionale tramite il proprio ufficio di Milano. Nel giro di tre anni de Puryi, liquidò oltre 7000 pratiche con pagamenti effettuati diret tamente ai privati e con una spesa complessiva di circa 200 miliardi di lire. 43 Direttiva 82/501/CEE, del 24 giugno 1982, Direttiva del Consiglio sui rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali. 44 Il disastro è avvenuto nella città indiana di Bhopal a causa della fuoriuscita di 40 tonnellate di iso cianato di metile (MIC), dallo stabilimento della Union Carbide India Limited (UCIL), consociata della multinazionale statunitense Union Carbide specializzata nella produzione di fitofarmaci. Durante un controllo, per via di alcuni malfunzionamenti, l’acqua finì nella vasca provocando la reazione dell’isocianato di metile, che a contatto con l’acqua sviluppò calore facendo aumentare la pressione all’interno dei serbatoi. Il gas formatosi si espanse verso la torcia spenta e tappata, fa cendo aumentare ulteriormente la pressione fino alla rottura delle valvole e diffondendosi quindi nell’atmosfera. L’assenza di vento favorì la catastrofe provocando una stratificazione della sostan za, più pesante dell’aria. La nuvola si diresse verso le bidonville dei quartieri poveri che si trovano nella Spianata Nera, abbattendosi su centinaia di migliaia di persone, uccidendo direttamente cir ca 15.000 vittime. Nel giugno 2010 un tribunale di Bhopal ha emesso una sentenza di colpevolezza per omicidio colposo per grave negligenza nei confronti di otto ex-dirigenti indiani della UCIL. La condanna, pari al massimo previsto di due anni di carcere e 100.000 rupie (circa 2000 dollari) di multa, è stata giudicata irrisoria dagli attivisti e dalla società civile. I condannati, scarcerati dietro una cauzione inferiore ai 500 dollari, hanno presentato appello. 45 Un incendio distrusse un deposito dell’azienda chimica basilense Sandoz a Schweizerhalle, nel cantone di Basilea Campagna, Svizzera. Venti tonnellate di insetticidi, fungicidi ed erbicidi si ri versarono nel Reno, provocando un inquinamento del fiume fino in Olanda, con “drammatiche conseguenze per la fauna e la flora”, precisa l’esperta del CIPR. Mentre l’odore acre infestò la regione suscitando paura tra la popolazione - i disastri chimici di Seveso (1976) e di Bhopal (1984) erano ancora in tutte le memorie - l’acqua si tinse di rosso, provocando la morte di non meno di 150 000 pesci e di numerose altre forme di vita acquatiche. La scia di veleno si diffuse fino a 500 chilometri più a nord. Nei giorni che seguirono la catastrofe, più di 1.200 persone si recarono dal medico. Soffrivano per la maggior parte di disturbi della respirazione e di irritazioni agli occhi. 46 Direttiva 87/216/EEC del 19 Marzo 1987 e Direttiva 88/610/EEC del 24 Novembre 1988. 47 Direttiva 96/82/CE del 9 dicembre 1996 sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. 48 Il 21 settembre 2001 la fabbrica di prodotti chimici AZF di Tolosa, esplodeva all’improvviso, cau sando 31 morti e numerosi danni in città. 49 Il 30 gennaio 2000, alle ore 22.00, una breccia apertasi nel rilevato arginale del bacino per sterili della miniera Aurul, presso la città di Baia Mare (distretto di Maramures), causò il riversamento di circa 100.000 metri cubi di acqua e fanghi ricchi di cianuro nel sistema fluviale circostante. Si è valutato che un quantitativo di 50-100 tonnellate di cianuro di sodio si sia diffuso nei fiumi Somes, Tibisco e Danubio per poi raggiungere il Mar Nero. 50 Lo scoppio nella fabbrica di fuochi nella cittadina di Enschede. L’ esplosione del magazzino di

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