MC e sostenibilità

Macchine per pelle e calzature e sostenibilità ambientale

si presenta eccessivamente strutturato in termini di norme e regole che disciplinano gli standard tecnici ed è anche caratterizzato da un duplice livello regolamentare, quello statale e quello federale, spesso disomogenei tra loro.Oancorane troviamoesempionel RegolamentoEuropeoREACH 20 , che non assicura parità di condizioni competitive tra grandi e piccole imprese, in quanto considera scarsamente la prospettiva della sostenibilità industriale, molto importante invece per i settori dove le realtà industriali, comprese quelle chimiche, sono medio piccole. Le aziende, sia grandi che piccole, fornitrici di prodotti chimici, per esempio, comperano magari dei coloranti all’estero, ma mentre le piccole devono sostenere enormi costi per poterli immettere nel mercato domestico, le seconde non sostengono alcun costo aggiuntivo perché hanno strutture multinazionali. Ma l’esempio più clamoroso del corto circuito tra propaganda ambientale (tradita) da parte dell’industria e protezionismo, celato sotto le spoglie del diritto che si occupa della tutela e salvaguardia dell’ambiente, è quello degli Stati Uniti controVolkswagen.Agennaio 2016, il Dipartimento di Giustizia statunitense ha avviato una causa civile contro la casa di Wolfsburg per violazione delle normative ambientali contenute nel “Clean Air Act” tramite “l’installazione di strumentazione illegale per manipolare il sistema di controllo delle emissioni”. La causa è stata intentata dal DOJ (Department of Justice) in rappresentanza dell’EPA (Environmental Protection Agency), la querela sarà depositata nel distretto orientale del Michigan e poi trasferita in California (dove pende anche la class action). La multa proposta arriva a 32.500 dollari per ogni veicolo immesso sul mercato prima del gennaio del 2009 e a 37.500 per quelli più recenti. Il procedimento legale potrebbe costare alla casa automobilistica fino a 20 miliardi di dollari. Ma VW, per collaborare con le autorità americane, aveva messo a disposizione, a titolo cauzionale, solo 8 miliardi di dollari, 20 Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimi che (REACH dall’inglese: Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), che istituisce un’agenzia europea per le sostanze chimiche, e modifica la direttiva 1999/45/CE e abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Com missione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/ CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE, ha lo scopo principale di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da sostanze chimiche già esistenti (introdotte sul mercato prima del settembre 1981) e nuove (dopo il settembre 1981) e al contempo mantenere e rafforzare la compe titività e le capacità innovative dell’industria chimica europea.

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